"Cpc, nell’ambito dell’intervento di espansione industriale, realizzerà una rotatoria tra via delle Suore e via Sant’Anna e una dorsale ciclabile lungo via delle Suore sulla base dell’Accordo procedimentale che l’azienda ha sottoscritto con il Comune".
Lo ha detto l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 11 gennaio rispondendo all’interrogazione di Antonio Carpentieri del Pd sui progetti di rigenerazione urbana e sui temi della sicurezza stradale e della mobilità ciclabile del rione Sant’Anna.
Il capogruppo ha chiesto, in particolare, se i diversi piani di rigenerazione urbana che interessano l'area hanno tenuto conto del nodo critico rappresentato dall’incrocio tra via delle Suore e via Sant’Anna, all’altezza del rione residenziale; quali sono i dati aggiornati d’incidentalità e “quali azioni in concreto possono essere messe in campo per migliorare la mobilità in sicurezza verso la città, anche con riferimento al collegamento ciclabile lungo via delle Suore previsto da tempo e solo in piccola parte realizzato”.
L’assessora Vandelli ha sottolineato che “la rigenerazione può essere utile per sistemare e dare risposte a questioni che emergono dal territorio. In relazione all’espansione di alcune aziende – ha proseguito – che non può essere attuata con un semplice intervento diretto in quanto di una certa complessità, si genera per l’Amministrazione l'occasione di dialogare con il privato e di costruire un profilo progettuale che prevede la possibilità di porre a suo carico interventi di interesse pubblico”. È il caso della Cpc ora e della Omr in precedenza”.
L’assessora ha quindi ripercorso il complesso sviluppo del quadrilatero perimetrato da via delle Suore, via Sant’Anna, via Razzaboni e dal cavalcaferrovia Cialdini negli ultimi 60 anni: “L’area – ha spiegato – ha origine prima della seconda Guerra mondiale con lo sviluppo di imprese di rilevante impatto ambientale (Valdevit, Fonderie) e, a seguire, di un produttivo che nei decenni successivi è diventato più artigianale con piccoli capannoni, per poi assistere alla collocazione della sede oggi Hera, alla crisi dell’azienda Coca-Cola che ha trasferito le attività, oltre che di alcune imprese artigianali. Negli ultimi anni l’area ha avuto nuova rivitalizzazione grazie all’ampliamento dell’azienda Omr e ora di Cpc. Se i piccoli capannoni oggi stanno avendo un uso diverso da quello produttivo, legato ad attività sportive o di tipo associativo, infatti, i capannoni più importanti sono stati acquisiti da queste due aziende”.
L’assessora ha poi riportato i dati di incidentalità (con feriti o decessi in cui è intervenuta la Pl) dell’incrocio oggetto di intervento: 4 nel 2015, 0 nel 2016, 2 nel 2017, 1 nel 2018, 3 nel 2019, 1 nel 2020, 2 nel 2021 e 1 nel 2022, nessuno nel primo semestre del 2023.
“Sul fronte sicurezza – ha spiegato Vandelli – sono stati fatti diversi interventi e il trend in calo degli incidenti dal 2019 in poi lo dimostra. Gli interventi più significativi sono stati effettuati tra il 2019 e il 2020, con il rifacimento completo della segnaletica, l’utilizzo di segnaletiche acustiche e luminose, l’aumento delle dimensioni della cartellonistica e la collocazione di alcuni jersey per contenere la pericolosità di quell’incrocio. Occorre infatti creare una forte attenzione da parte degli automobilisti rispetto all’approssimarsi all'incrocio, soprattutto venendo da una strada rettilinea, vista la cattiva abitudine di schiacciare troppo il piede sull’acceleratore”.
In replica, Antonio Carpentieri si è detto soddisfatto soprattutto perché “l’Ente ha il potere e il dovere di aprire un dialogo con il privato per portare un beneficio alla comunità”. Il capogruppo ha infatti specificato che, in conseguenza di un comparto che si è rivitalizzato, “sorge inevitabile l’aumento del transito di soggetti, soprattutto lavoratori; quindi, è giusto che sia il privato a farsi carico di migliorare la mobilità nell’area”.
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