Sabato 20 gennaio l’appuntamento con “Modena interculturale incontra i quartieri” arriva al Quartiere 3 per “Una città diversa”. L’incontro si svolge alle ore 9 alla Casa delle culture di via Wiligelmo 80 e intende essere un’opportunità di incontro, condivisione e confronto per promuovere e costruire la città del dialogo e dell’intercultura.
Ad aprire il terzo appuntamento in programma, dopo quelli di giugno e ottobre, sarà l’assessora a Quartieri, Partecipazione, Europa e Cooperazione internazionale Carmela Sagliano.
L’incontro rientra nell’ambito del progetto DiverCities che coinvolge otto città, tre reti nazionali di città interculturali di quattro Paesi europei e di cui il Comune di Modena è partner. In particolare Modena organizza tra l'altro cinque assemblee cittadine, una per quartiere e una conclusiva dell’intera città, con l’obiettivo di presentare i contenuti della nuova Carta viva per Modena Interculturale. Carta viva intende essere uno strumento di riferimento e una guida nello sviluppo di politiche e servizi orientati all’intercultura ed è uno strumento aperto e modificabile attraverso momenti di dialogo strutturato.
La Carta poggia su tre principi generali: la volontà di progredire verso un’effettiva uguaglianza di diritti, doveri e opportunità; il riconoscimento e il rispetto della diversità culturale; l’obiettivo di creare legami, partecipazione e dialogo interculturale. Dai principi discendono sei pilastri in tema di accesso ai servizi, coordinamento locale, comunicazione e cofinanziamento di eventi interculturali, conoscenza delle lingue e coinvolgimento delle nuove generazioni. Ciascuno pilastro è quindi declinato in una prima lista di possibili azioni. Ad esempio, per favorire il coinvolgimento delle giovani generazioni e renderle protagoniste dei processi interculturali si suggerisce di creare occasioni di avvicinamento all’attività politica, ma anche di promuovere una Giornata delle culture e azioni rivolte alle scuole come progetti di educazione civica e bacheche per promuovere eventi interculturali; infine, spazi d’incontro con altre culture e più spazi aggregativi pomeridiani per i giovani.
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