12/01/2024

MIGRANTI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi in Aula dopo la trasformazione in interpellanza delle interrogazioni dei consiglieri Rossini (FdI) e Reggiani (Pd)

Le interrogazioni dei consiglieri Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) e Vittorio Reggiani (Pd) incentrate sul sistema di accoglienza dei dei richiedenti protezione internazionale, alle quali ha risposto l’assessora alle Politiche sociali, Accoglienza e integrazione Roberta Pinelli, sono state trasformate in interpellanza.

Aprendo il dibattito, Barbara Moretti (Movimento 5 stelle) ha affermato che “occorre affrontare in maniera strutturale il problema, senza strumentalizzarlo”. La consigliera, esprimendo apprezzamento per l’operato del sindaco (“rispetto al vuoto normativo”) ha sostenuto che “bisogna andare oltre l’accoglienza del vitto-alloggio, assicurando una piena integrazione, sia degli adulti che dei giovani”.

Per il Pd, anche Stefano Manicardi ha sottolineato che occorre riferirsi al fenomeno migratorio in termini strutturali: “Lo spostamento di persone è una dinamica nel futuro sempre più alimentata dai cambiamenti climatici e, purtroppo, anche dalle guerre”. Il consigliere ha quindi specificato che “diventa necessario stabilire una partnership europea per consentire una dignitosa accoglienza delle persone, rispettandone diritti e condizioni di vita”. Secondo Ilaria Franchini occorre inquadrare il fenomeno anche come “opportunità”. La consigliera ha infatti spiegato che il Paese si trova in una condizione anagrafica “per cui integrare persone straniere è fondamentale: ma occorrono risorse per percorsi di integrazione e un’equa distribuzione sul territorio di chi arriva”. Riferendosi al bando 2023 della Prefettura per la gestione dei minori stranieri non accompagnati (“andato deserto”) il capogruppo Antonio Carpentieri ha sottolineato che “le condizioni economiche e logistiche previste dallo Stato non erano sostenibili”. Per Carpentieri, quindi, “è necessario che tutte le istituzioni concordino su una politica comune per evitare che il fenomeno esploda: non può essere solo l’ente locale a farsi carico dell’accoglienza”. Vittorio Reggiani ha aggiunto che “il vero problema è il modo con cui noi, Paesi non accoglienti, recepiamo un flusso inarrestabile che è frutto di una storia coloniale mai finita”. Il consigliere ha sostenuto che per affrontare il fenomeno “bisognerebbe mettere insieme le qualità degli enti del Terzo Settore e il welfare comunale per creare, tramite coprogettazione, efficaci progetti di integrazione”.

Per Marco Cugusi (Sinistra per Modena) “bisognerebbe dare libertà di movimento alle persone, ma in maniera programmata, soprattutto attraverso le ambasciate”. Il consigliere, infatti, ha parlato in termini di opportunità: “Ci sono dei settori, come l’assistenza agli anziani, l’agricoltura, o il comparto carni o l’edilizia, che necessitano di lavoratori: occorre dunque offrire dignitose opportunità di formazione a chi arriva, ma sono necessarie risorse e investimenti”.

“Le comunità che accolgono i minori non accompagnati sono in grado di dare risposte a questi ragazzi?”, chiede Giovanni Bertoldi (Lega Modena). Per il capogruppo, infatti, la situazione più preoccupante è la loro: “O questi giovanissimi vengono inquadrati dal punto di vista educativo o si perderanno”. Per il consigliere, quindi, è necessario responsabilizzare queste comunità, “pretendendo più regole e maggiore lavoro sulla parte formativa”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha aggiunto che la Regione non ha aderito alla dichiarazione di stato di emergenza “perché arrivata da un governo di centrodestra”. Intervenendo poi sul bando di gara per l’accoglienza andato deserto, ha evidenziato che “il problema ha interessato anche bandi precedenti”. Infine, soffermandosi sulle organizzazioni non governative, Rossini ha specificato che “la gestione dei flussi migratori, con i conseguenti salvataggi in mare, non può essere assolutamente finanziata da entità o fondazioni private perché si rischia di sovvertire le regole democratiche: è necessario un coordinamento con le autorità preposte e il rispetto del diritto internazionale”.

In replica, l’assessora Roberta Pinelli ha invece sottolineato la professionalità delle comunità accreditate per minori stranieri non accompagnati e la normativa che ne regola il funzionamento, ma anche la mancanza di strumenti in mano agli operatori per garantire il rispetto delle regole da parte dei minori accolti. E ha aggiunto che diversi sono i corsi di formazione professionale attivati a Modena per i msna (“che spesso sfociano in assunzioni”) come tante sono le associazioni impegnate nell’insegnamento della lingua italiana.

 

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