Con 64 mila 869 visitatori, il 2023 è stato l’anno del record per la Ghirlandina che ha ripreso e superato i numeri del 2019, ultimo anno prima della pandemia, quando gli accessi erano stati 63 mila 488. Molto alta anche la presenza di turisti stranieri che hanno raggiunto un quarto del totale dei visitatori (16 mila 294, il 25,12 per cento) provenendo per lo più da Paesi europei, Francia e Spagna soprattutto, ma anche da Stati Uniti e Giappone.
E il 2024 è iniziato sotto i migliori auspici: dopo l’ottimo andamento delle visite per le feste di Natale, con 2.053 ingressi dal 26 dicembre all’ultimo dell’anno, lunedì 1 gennaio sono stati 225 i turisti che hanno deciso di iniziare l’anno nuovo salendo i duecento scalini della Torre civica, cuore del sito Unesco con il Duomo e piazza Grande.
“Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo proposti per quest’anno – commenta l’assessora al Turismo e promozione della città Ludovica Carla Ferrari – che erano superare i numeri del 2019, il dato più alto raggiunto prima della pandemia e allargare la platea dei visitatori a chi proviene da fuori regione e anche ai turisti stranieri, per i quali c’è stato un vero e proprio boom che ci rende particolarmente soddisfatti. I numeri diventano ancora più interessanti se pensiamo che tutte le visite sono su prenotazione, dal sito di Visitmodena, con un massimo di 25 persone per ogni salita: questo significa che le campagne promozionali on line che abbiamo realizzato per raccontare Modena attraverso esperienze che tutti possono vivere hanno funzionato e hanno permesso di aumentare l’attrattività della Ghirlandina nei diversi orari della giornata e lungo tutta la settimana. Sono risultati voluti – conclude l’assessora – che abbiamo ottenuto anche grazie al lavoro collaborativo e alla dedizione degli operatori dei diversi uffici e servizi coinvolti”.
Secondo i dati raccolti dagli operatori di Archeosistemi, che gestisce le visite guidate alla Torre, e dell’Ufficio di accoglienza turistica di piazza Grande, nel 2023 è stato aprile il mese dei record, con oltre novemila visitatori ma, rispetto al 2022 sono cresciuti molto anche novembre e, soprattutto, dicembre con 5.420 visitatori nel 2023 contro i 4.085 del 2022.
In crescita nel tempo anche i turisti stranieri passati dal 18 per cento del 2015 a poco oltre il 24 per cento del 2019 e arrivati nel 2023 a superare il 25 per cento. Le provenienze, analizzando i dati dal 2015 a oggi, vedono ai primi posti l’Europa con Francia (con 11 mila 788 visitatori nel corso degli anni) e Spagna (10 mila 801), seguiti da Germania e Regno Unito che stacca di pochissimo gli Stati Uniti (7.657 presenze totali) molto più presenti nel corso degli ultimi anni. In aumento negli anni anche i turisti giapponesi, seguiti da polacchi, russi, svizzeri e olandesi.
Tra i visitatori della Ghirlandina, raccontano gli operatori di Archeosistemi, ci sono parecchi “habitué” delle torri, come i genovesi Fulvio e Franca (“finché abbiamo l’età, le torri le facciamo tutte”) o le famiglie di Elena, Leonardo, Nicola e Alessandra che arrivano da Pisa, “da una torre all’altra”. C’è anche chi, come Tomas, che arriva dall’Argentina perché sa di trovare una bella città e una bella accoglienza e conosce la storica rivalità tra Modena e Bologna, chi è arrivato dopo aver visto il film “Ferrari” e chi, come Andrea Cappi, modenese d’origine ma che ha girato il mondo e ora vive a Londra, ha deciso di portare sempre con sé Duomo e Ghirlandina e se li è tatuati su un braccio.
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