Dai progetti sostenuti dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che stanno procedendo nel rispetto della tempistica prevista (con le ultime aggiudicazioni sono circa 78 milioni di finanziamenti, per oltre 100 milioni di investimenti sulla città), fino all’investimento territoriale integrato dell’Atuss (21,4 milioni, con quasi 15 di fondi regionali e 6,5 di cofinanziamento comunale), ai Fondi strutturali gestiti dalla Regione (tre interventi Pr Fesr 2021-2027 per quasi un milione e 300 mila euro) e ai Fondi di sviluppo e coesione sui quali la Regione ha avviato l’interlocuzione con i territori.
È il quadro delle risorse europee che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha delineato al Consiglio comunale nel corso della seduta di giovedì 11 gennaio aggiornandolo sullo stato di avanzamento dei diversi progetti e delle opportunità di finanziamento che rientrano nel programma Next Generation Modena e assicurando il rispetto dei cronoprogrammi.
In quel contesto il sindaco ha ribadito la richiesta al Governo, dopo l’annuncio dell’intenzione di definanziare alcuni interventi del Pnrr, di garantire le risorse per completare le opere. E citando il presidente dell’Anci Decaro, Muzzarelli ha affermato: “In ballo non ci sono soltanto i pagamenti delle ditte, ma soprattutto gli impegni presi con le nostre comunità locali”.
E ricordando il documento approvato dal Consiglio comunale in occasione del sì al Bilancio, il sindaco ha sottolineato: “Sarebbe inspiegabile e assurdo non garantire le risorse a questi interventi. I Comuni sono il comparto che più di tutti sta mantenendo il cronoprogramma e stanno trainando il Paese tutto. Bisogna portare a termine le opportunità del Pnrr per il bene di Modena, al di là delle appartenenze politiche nazionali”.
Spiegando che Modena sta rispettando la tempistica degli interventi Pnrr, il sindaco ha ricordato i numerosi cantieri avviati e i lavori in corso (dagli impianti sportivi all’edilizia scolastica, tra cui la nuova scuola di Villanova, dal Centro per l’impiego alla seconda sala del nuovo Teatro delle Passioni), mentre nel 2024 prenderà il via anche il cantiere, già assegnato, delle ex Fonderie.
Sono già terminati, invece, i lavori di efficientamento energetico del Teatro Storchi (missione 1, cultura), gli interventi relativi alle notifiche digitali e all’adeguamento della rete civica (missione 1, digitale), i lavori di efficientamento energetico realizzati su edifici scolastici, piccoli impianti sportivi e illuminazione di piste ciclabili (missione 2, resilienza) e stano terminando quelli su piste ciclabili e depositi protetti (missione 2, mobilità).
Nelle ultime settimane dell’anno sono state colte nuove opportunità di finanziamenti con 185 mila euro per il progetto “Digitale facile a Modena”, che hanno portato il totale fino a ora a 77 milioni e 610 mila euro a cui si aggiungeranno quest’anno 525 mila euro per il miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali sulla base di un accordo con Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale.
Anche per l’Atus si stanno rispettando i tempi del cronoprogramma, con gare e procedure in corso per realizzare gli interventi. I principali sono il completamento della riqualificazione dell’ex Ospedale Estense, la rigenerazione della Stazione piccola che diventerà sede di Its Maker, la continuazione della Diagonale verde, il potenziamento delle attività del Laboratorio Aperto, la realizzazione di un nuovo spazio per l’inclusione al Centro stranieri.
I tre progetti finanziati con i Fondi strutturali riguardano la comunità energetica “Mo c’è”, il Laboratorio territoriale energia condivisa e transition days e la riqualificazione energetica della sede comunale Stm e Lavori pubblici. È invece ancora in valutazione il progetto “Digital City Heritage” dedicato al patrimonio culturale della città con un finanziamento di oltre 918 mila euro.
Il sindaco Muzzarelli ha concluso ribadendo l’impegno a “cercare di partecipare a tutti i bandi per gli enti locali per portare a Modena tutte le risorse possibili”, a cominciare da quelle del Fondo Sviluppo e Coesione, che è un programma di finanziamento nazionale che sostiene interventi complementari a quelli già definiti e avviati con i Fondi strutturali e con il Pnrr, in una logica di uso sinergico delle risorse europee e nazionali per lo sviluppo. La Regione ha definito le linee d’intervento e per oltre 606 milioni di euro a disposizione dell’Emilia-Romagna.
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