Valorizzare la storia e la fruizione del Museo Muratoriano, in via della Pomposa, a partire dalla programmazione di iniziative e itinerari legati a questo luogo e alla memoria dello storico e letterato Ludovico Antonio Muratori (1672-1750). È la richiesta principale del Consiglio comunale che ha approvato, giovedì 11 gennaio, l’ordine del giorno presentato da Alternativa Popolare, e sottoscritto anche da Pd, su una maggiore conoscenza e accessibilità del complesso dell'Aedes Muratoriana dove ha sede anche la Deputazione di Storia Patria per le Antiche Province Modenesi. Il documento, illustrato da Alberto Bosi di Alternativa Popolare, è stato approvato con voto unanime.
Brillante e precoce storico modenese, autore e curatore di opere che gli valsero l’appellativo di “padre della storiografia italiana”, Muratori nacque a Vignola e svolse l’attività di bibliotecario del Duca Rinaldo I d’Este e di parroco della chiesa di Santa Maria della Pomposa dal 1716 alla morte. Proprio la canonica della chiesa costituisce la sede del Museo Muratoriano, che comprende una biblioteca settecentesca con tutte le edizioni delle opere dello studioso e diversi suoi cimeli, come le corrispondenze con personalità del calibro di Newton e Leibnitz. Si tratta di un patrimonio oggetto anche di un percorso di digitalizzazione coordinato da Comune di Modena, Centro studi muratoriani e Deputazione di Storia Patria.
L’atto specifica dunque che la casa museo o Aedes Muratoriana, oggigiorno, è aperta e gestita da volontari e le visite sono consentite “solamente” due ore nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, escluso il mese di agosto. Pertanto, si puntualizza, il Museo resta chiuso a cittadini e turisti tutti i fine settimana.
“Valorizzare maggiormente questo luogo – ha affermato Bosi – significa far risaltare una pagina di storia e letteratura di fondamentale importanza locale e nazionale, con ricadute positive anche per il turismo nella nostra città. Tuttavia – ha aggiunto il consigliere – di fondamentale importanza è il complesso processo di riqualificazione dell’edificio che ospita il museo, condizione imprescindibile per aumentarne fruibilità e orari di apertura”.
L’ordine del giorno chiede quindi all’Amministrazione comunale di mettere in atto tutte le iniziative per ampliare la fruizione degli ambienti museali e la conoscenza di Muratori, coinvolgendo enti e istituti del territorio, a partire dal Museo Civico, nella programmazione di attività e percorsi. In particolare, si chiede di definire itinerari di valorizzazione del luogo all'interno del calendario
di iniziative comunali, come per esempio la "Notte dei musei". Inoltre, il documento chiede di incentivare la digitalizzazione del patrimonio librario, anche nel contesto di progetti simili legati al Polo Estense-Sant'Agostino. Infine, viene auspicato l’ampliamento degli orari di accesso della casa museo, anche attraverso aperture straordinarie.
Aprendo il dibattito, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha affermato che “occorrerebbe sia ampliare il numero di persone consentite all’interno del Museo sia curare il giardino all’interno delle mura: questo luogo deve diventare un centro di attrazione turistica”.
Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha sottolineato invece l’importanza della digitalizzazione del patrimonio: “Sarebbe necessario potenziarla, includendo anche le ricerche storiografiche su di lui, che a oggi sono solo su carta”.
Pur sottolineando la complessità della riqualificazione del Museo (“si tratta di un edificio del Settecento”), Federica Di Padova (Pd) ha affermato che “occorre fare dei ragionamenti sulla sua valorizzazione”. La consigliera ha inoltre espresso l’auspicio che una futura programmazione di eventi possa avvenire “in dialogo con gli altri istituti culturali della città”.
Azioni sul documento