Ad aprire il dibattito che ha portato all’approvazione della delibera per il rinnovo dei patti parasociali tra enti locali soci di Hera spa è stata Elisa Rossini, capogruppo di Fratelli d’Italia. La consigliera ha ribadito le perplessità già sollevate in occasione del precedente rinnovo, affermando che, possedendo azioni della multiutility, il Comune non è in grado di “valutare con sufficiente distacco la qualità dei servizi erogati”. Il Comune, inoltre, non dovrebbe bloccare azioni “ma mantenerle libere per poterle utilizzare a vantaggio dei cittadini”. La consigliera ha proseguito affermando che “l’incapacità dell’amministrazione di relazionarsi come soggetto terzo rispetto a Hera fa sì che il servizio erogato non si possa definire di alta qualità, come si può vedere dai risultati della raccolta differenziata. Questo – ha concluso – è l’effetto della tanto mitizzata governance”.
Convinto dell’utilità e dell’importanza di mantenere una governance locale (“anche a fronte di scenari in altri Paesi europei di aziende che coprono tutto il territorio nazionale”), Marco Forghieri (Pd) ha sottolineato che il blocco delle azioni consente a Comuni più piccoli e che ne hanno necessità di svincolare le proprie: “Ci facciamo carico delle loro esigenze in un atto di solidarietà territoriale”.
Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) si è concentrato sulla governance, domandandosi se viene realmente esercitata e “in cosa si materializza la governance pubblica di Hera: vedendo come va la campagna per la raccolta differenziata mi viene qualche dubbio sul fatto che questa governance esista davvero. Se non vogliamo riportare il servizio in house – ha concluso – dobbiamo fare una riflessione su come esercitare materialmente la governance”.
Per Lega Modena, Stefano Prampolini ha richiamato i “numerosi episodi, a partire dall’attuale raccolta dei rifiuti, che indicano una gestione fallimentare: nonostante la quantità di azioni che possiede, il Comune non riesce a garantire che Hera fornisca un servizio pubblico come si deve”.
In dichiarazione di voto, Marco Cugusi (Sinistra per Modena) ha affermato che “riacquistare azioni di Hera è fondamentale e strategico per mantenere la governance, anche se questo non esclude che si presentino problemi che vanno tenuti in considerazione”. Ricordando i risultati del referendum a favore dell’acqua pubblica, il consigliere si è augurato che in futuro “le società che erogano servizi fondamentali siano sempre di più in mano pubblica”.
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