22/01/2024

“AFFERMARE L’IMPORTANZA DEL LINGUAGGIO INCLUSIVO”

Ok alla mozione del Pd, sottoscritta da Sinistra per Modena ed Europa Verde-Verdi, che chiede particolare attenzione alla comunicazione “social” del Comune

Adottare un linguaggio più inclusivo, anche nell’ambito della comunicazione “social” del Comune di Modena. L’importanza di affermare questa esigenza è la richiesta contenuta nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 18 gennaio, nel quale si auspica “che anche la lingua rappresenti adeguatamente le innumerevoli sfaccettature di cui la realtà è composta”.

Il testo, presentato da Pd e sottoscritto da Sinistra per Modena ed Europa Verde-Verdi, è stato illustrato dal consigliere Alberto Bignardi ed è stato approvato con anche il voto a favore di Modena Civica e Movimento 5 stelle; astenuto il gruppo di Lega Modena. Al momento della trattazione del documento, alcuni gruppi presenti hanno lasciato l’aula e non hanno partecipato al voto.

Il documento sottolinea che l’ostilità nei confronti della diversità trova espressione soprattutto nella lingua. È il caso del discorso d’odio, precisa l’atto, definito nel 1997 dal Consiglio d’Europa “come comprensivo di tutte le forme di espressione che diffondono l’odio razziale, la xenofobia, l’antisemitismo o altre forme basate sull’intolleranza”. Un termine però non aggiornato, puntualizza la mozione, poiché non cita fenomeni quali sessismo, misoginia e omobitransofobia. Inoltre, l’atto rileva la mancanza di una normativa adeguata, a livello europeo e nazionale, che preveda sanzioni per chi incita all’odio e che tuteli la vittima.

In particolare, l’ordine del giorno si focalizza sull’utilizzo del cosiddetto maschile universale, “impropriamente impiegato in molte lingue, tra cui l’italiano – ha chiarito Bignardi – come presunta espressione neutrale per intendere l’intero genere umano”. In realtà, viene specificato, si tratta di una “asimmetria semantica” oggetto di studi che puntano anche a rendere linguisticamente e socialmente più visibile la presenza femminile.

La mozione auspica dunque che il Governo si attivi per avviare percorsi di avvicinamento culturale a linguaggi che includano le diverse sensibilità e soggettività. Contestualmente, sull’esempio di altri Comuni della Regione, viene chiesto all’Amministrazione comunale di attuare, nei canali social del Comune, una comunicazione che preveda l’utilizzo di linguaggi inclusivi, neutri e non violenti, sollecitando anche le realtà che collaborano con l’Ente a fare lo stesso.

Aprendo il dibattito per il Pd, Ilaria Franchini ha espresso “dispiacere per l’uscita dall’aula delle opposizioni: evidentemente è un problema che non riguarda parte di questo Consiglio, nonostante i dati sulle fragilità dei giovani ci dicono altro”. Bignardi ha aggiunto che il tema riguarda anche il mondo del lavoro: “Se vogliamo che i lavoratori migliori arrivino in città, nelle nostre aziende, occorre promuovere una città più inclusiva”. Stefano Manicardi ha precisato che “è un dovere morale occuparsi di questa tematica: occorre ingentilire il linguaggio, per assottigliare le distanze e le diversità”. Per Irene Guadagnini “è importante che la comunità si interessi a questo dibattito e dimostri, ancora una volta, di avere cura delle persone”.

Camilla Scarpa (Sinistra per Modena) ha affermato che “il linguaggio deve essere strumento per il riconoscimento politico di diritti e tutele per tutte le soggettività. Pertanto – ha aggiunto – occorre considerare come lo utilizziamo per costruire le politiche e i nostri servizi, affinché siano realmente inclusivi”.

 

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