09/09/2023

STAFFETTA STELLA/2 – PROGETTO DI SOLIDARIETÀ PER BETLEMME

L’obiettivo è raccogliere fondi a favore dell’ospedale pediatrico Caritas Baby Hospital, dell’orfanotrofio Hogar Ninos Dios e del progetto di Pro Terra Sancta

È un legame forte quello tra Modena e Betlemme, che non si è mai fermato neanche negli anni segnati dalla pandemia, ma ha proseguito cambiando la modalità del progetto. Fino al 2019 infatti l’evento cardine del progetto era la Partita della Stella al PalaPanini, che in questi anni ha visto la presenza di decine di campioni dello sport. Nel 2020, 2021 e 2022, per non interrompere il progetto a causa della pandemia da Covid, si è deciso di cambiare formula, passando alla Staffetta della Stella. L'obiettivo è però sempre lo stesso: raccogliere fondi a favore del Caritas Baby Hospital e dell’Hogar Ninos Dios di Betlemme, ospedale pediatrico e orfanotrofio che da anni offrono assistenza ai bambini palestinesi, cui quest’anno si aggiunge il sostegno al nuovo progetto “Diventiamo grandi insieme” per la realizzazione di una nuova area giochi per bambini sostenuto da Pro Terra Sancta, associazione no profit a servizio della Custodia di Terra Santa, presente dove risiedono i frati francescani in Medio Oriente e ufficialmente riconosciuta dal Ministero italiano degli Affari esteri.

Il Caritas Baby Hospital di Betlemme è l’unica struttura ospedaliera pediatrica presente in territorio palestinese, situata accanto al muro di divisione fra la città della Natività e Gerusalemme, e accoglie bambini bisognosi di cure senza distinzione di religione o nazionalità. Privo di sovvenzioni governative, vive unicamente grazie a donazioni private. L’ospedale, che conta 40mila visite ogni anno e 82 posti letto, ospita e cura bambini per lo più colpiti da malattie gastrointestinali, dovute all’acqua non potabile nei campi profughi, cardio-respiratorie, conseguenza della mancanza di riscaldamento nei mesi invernali e malformazioni, frequenti a causa dell’unione in matrimonio di primi cugini. Dal 1952 questo luogo, situato a pochi passi dal muro che Israele ha costruito per dividersi dai territori palestinesi, ha salvato la vita di migliaia di bambini, che non avrebbero altro posto in cui essere curati in una situazione di continua difficoltà a causa del muro di cemento alto 9 metri e lungo più di 900 chilometri, dove al check point devono fermarsi anche le ambulanze.

Dal 2017 l'associazione “Un ponte verso Betlemme” ha deciso di donare parte dei fondi raccolti, oltre che all’ospedale pediatrico, anche all'orfanotrofio Hogar Nino Dios a pochi chilometri di distanza dal Baby Hospital. Anche questa struttura, gestita con amore dalle suore del Verbo Incarnato, vive di Provvidenza e senza alcun sostentamento pubblico. Nella Casa sono accolti in via permanente bambini e ragazzi che intraprendono anche un percorso assistenziale e riabilitativo. In un contesto già povero e caratterizzato da una situazione endemica di violenza e tensione come quello palestinese, i bambini disabili e affetti da malformazioni spesso vengono abbandonati dalle famiglie che vedono nell’handicap un disonore. Le madri non sanno come far fronte alle disabilità dei figli a causa della mancanza di una cultura dell’assistenza verso i più deboli e sfavoriti.

In questi due luoghi, negli ultimi anni, sono arrivati 300 mila euro, raccolti grazie alle iniziative organizzate a Modena dall’associazione “Un ponte verso Betlemme” e da Rock No War.

Il progetto dell’associazione Pro Terra Sancta mira a sostenere il centro pastorale e sociale dell’Azione Cattolica e la comunità di Betlemme a partire dai più piccoli, che rappresentano la fascia di popolazione più vulnerabile e sofferente rispetto al contesto sociale e politico.

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