14/09/2023

IN ARCHIVIO STORICO E ALLA DELFINI UN VIAGGIO NELLE PAROLE

Da venerdì 15 a domenica 17 settembre, in occasione del FestivalFilosofia, mostre, spettacoli e laboratori nel programma di “Parole di tutti. Parole per tutti”

Le parole si manifestano in tanti modi diversi: sono istituzionali e personali, si restringono fino a diventare lettere con cui giocare, si fanno racconto e prendono corpo nelle pagine di un libro, in un disegno, nella musica.

“Parole di tutti. Parole per tutti” è il viaggio nelle molteplici forme delle parole proposto dall’Archivio storico comunale e dalla biblioteca Delfini in occasione del FestivalFilosofia 2023.

All’Archivio storico comunale, a Palazzo dei Musei, è allestita la mostra documentaria “Parola in Comune. Un lessico istituzionale e agonistico” curata da Grazia Biondi con Giuseppe Bertoni. La mostra, che inaugura venerdì 15 settembre alle 17.30, racconta la solennità e l’autorevolezza ma anche l’ira e la sfida nelle parole pronunciate fin dal Medioevo durante i consigli cittadini e riportate nelle carte affidate alla custodia dell’Archivio. Durante il Festival, la mostra (che sarà aperta fino al 9 febbraio 2024) sarà visitabile a ingresso libero venerdì 15 e sabato 16 settembre dalle 9 alle 23, domenica 17 settembre dalle 9 alle 21. Sabato 16 settembre alle 16.30, visita guidata dalla curatrice Grazia Biondi.

Nell’ambito della mostra, è in programma anche “Words. Parole che suonano”, una composizione musicale autogenerativa, a cura di Giuseppe Cordaro e Corrado Nuccini, che trasforma in suoni le formule di apertura e le espressioni di rito usate nelle sedute del Consiglio comunale di Modena dal Quattrocento al Novecento, a formare una “litania contemporanea” lunga seicento anni. La performance va in scena nei locali dell’Archivio storico, venerdì 15 settembre alle 11 e alle 15; sabato 16 e domenica 17 settembre alle 11, alle 15 e alle 17.30. Venerdì 15, alle 19 e alle 21.30 è previsto un live (della durata di mezzora) al quale partecipano anche Enrico Gabrielli e Adele Altro. Il progetto è ideato e promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Modena, dall’Archivio storico, dal Centro Musica e da Modena city of Media arts.

“Questa è la bella vita che ho fatto: Terra Matta” è il racconto che Stefano Panzeri porta in scena venerdì 15 settembre, alle 21, nel chiostro della biblioteca Delfini partendo dalle memorie di Vincenzo Rabito. Vincenzo Rabito nasce in terra siciliana nel 1899 da una famiglia poverissima di agricoltori. Semianalfabeta, decide solo in tarda età di sperimentare la scrittura con la macchina da scrivere producendo oltre mille pagine di prosa straordinaria ma quasi indecifrabile che compongono il diario della sua vita “Terra Matta”, un racconto in prima persona dell’immane e intimo sforzo di emanciparsi e sopravvivere alla miseria. La serata è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

Appuntamento per i più piccoli, domenica 17 settembre, alle 17.30, sempre alla biblioteca Delfini, con “Pam! Parole a matita”, spettacolo di teatro d’attore e ombra a cura di Luna e Gnac Teatro per bambini e bambine dai tre anni. Che cos’è una C? Un cane, una culla o una cuccia? E una P? Un pesce, una palla o tutti e due? Adele e Berta si ritrovano magicamente catapultate all’interno del libro che contiene tutte le parole: il vocabolario. Attorno a loro lettere e parole assumono significati inattesi e fantastici. Lo spettacolo, nella sala conferenze della biblioteca, è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

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