Sono 16 i progetti di cittadinanza attiva per sensibilizzare contro la criminalità economica, organizzata e mafiosa, i reati ambientali e il gioco d’azzardo finanziati attraverso il Bando per la promozione della cultura della legalità che si è appena concluso. Il Comune di Modena ha messo a disposizione delle associazioni e degli enti partecipanti un fondo di 30 mila 566 euro, innalzando il budget inizialmente previsto di 25 mila euro per poter dare un sostegno a tutti i progetti ammissibili che vanno dagli spettacoli teatrali alle azioni didattiche, dalla pratica sportiva come strumento di rinascita sociale ai corsi e convegni per combattere la criminalità economica e ambientale e prevenire le infiltrazioni mafiose.
“La risposta al bando di quest’anno da parte delle associazioni modenesi è stata straordinaria – commenta l’assessore alle Politiche per la legalità Andrea Bosi – con progetti di qualità che proseguono azioni già partite nelle edizioni precedenti e molte proposte nuove e interessanti. Per questo abbiamo voluto dare una risposta a tutte alzando la cifra a disposizione: crediamo siano azioni importanti nell’ambito del percorso avviato da anni per diffondere sempre di più la cultura della legalità nel nostro territorio”.
I sedici progetti che ricevono i contributi sono stati presentati dai soggetti che aderiscono formalmente al Tavolo legalità del Comune e da associazioni no profit.
Nel dettaglio, ricevono il contributo numerosi progetti destinati agli studenti e ai gruppi informali di adolescenti e preadolescenti: “Da Falcone alle slot machine, come cambiano le mafie” di Artisti Drama che prevede un’opera per ricordare il giudice, un incontro con il giornalista e testimone Giovanni Tizian, un corto teatrale sulla ludopatia. La lotta alla mafia è al centro anche del progetto dell’associazione L’Asino che vola che propone lo spettacolo teatrale “Falcone, Borsellino e le teste di minchia” scritto e interpretato da Giulio Cavalli che dà voce ai protagonisti della storia dell’antimafia e ai loro maggiori antagonisti in particolare Totò Riina, Matteo Messina Denaro e Bernardo Provenzano.
“RNord/Scampia: cambia rotta con lo sport!” è l’iniziativa proposta dall’associazione Lust che crea un ponte tra le periferie di Modena e di Napoli, collegando in particolare i ragazzi del centro La Fenice dell’RNord con il centro sportivo del maestro di judo Gianni Maddaloni, che ospiterà i modenesi e poi guiderà a Modena alcune giornate di sport e condivisione. Agli adolescenti del centro Il Ponte è rivolto il progetto “I care-mi importa!” della cooperativa sociale Don Bosco che, nel centenario della nascita di don Milani, propone attività di educazione alla legalità e di contrasto al clima omertoso basate sull’impegno nella cittadinanza attiva. Il Ponte partecipa anche al progetto della cooperativa Caleidos per realizzare nel rione Sacca attività educative sulla tutela dell’ambiente e dei contesti di vita e azioni di osservazione e presa di contatto con le persone che frequentano i luoghi del gioco d’azzardo per realizzare una micro-ricerca sociologica sul fenomeno.
L’associazione Modi realizza la seconda edizione di “Vinci contro il pay to win 2” che utilizza il videogioco come strumento didattico, mentre l’associazione giovanile Tilt parla ai bambini della scuola primaria con il progetto “La tua città” per far scoprire strade e luoghi della città dedicate a persone che hanno lottato contro la mafia. Della cooperativa sociale Mediando è il progetto “Reale/virtuale” per educare alla legalità e all’uso critico del web accrescendo la consapevolezza dei rischi dell’esposizione prolungata, educando a una visione più critica contro il potere di influencer e professionisti del web), aumentando la capacità di valutare i rischi di illegalità nelle attività sul web.
“T.essere. Suoni, immagini, parole e corpi” è il contest culturale per ragazzi dai 14 ai 22 anni proposto da Libera Emilia Romagna che offre uno spazio di riflessione e di espressione sui temi della memoria delle vittime innocenti delle mafie, etica, pace, responsabilità, non violenza, cura della comunità e dell’altro, ecomafie. Ed è incentrato sui podcast “Suoni di legalità 2023”, il progetto del circolo Left: tre incontri con artisti e non solo intervistati dagli speaker di Radio Liberamente che diventeranno, appunto, anche podcast. Prosegue anche la costruzione della Biblioteca vivente dell’antimafia, grazie al progetto del Comitato unitario dei professionisti della provincia di Modena che arriva al terzo anno e si arricchisce di un evento pubblico sul diritto al lavoro come contrasto alle mafie e alla criminalità. “Educare alle buone pratiche nell’uso della rete” è il progetto della Fondazione Marco Biagi di UniMoRe con tre laboratori dedicati ai pericoli del gioco d’azzardo, ai vantaggi e agli svantaggi dell’e-commerce, alle insidie dei social network: dal cyberbullismo al fenomeno degli hikikomori, mentre Udicon Emilia Romagna, con “Non azzardiaMo” punta a prevenire la diffusione del gioco d’azzardo patologico coinvolgendo i ragazzi nella creazione di campagne informative da diffondere attraverso la web radio Sa.
Rivolti alla cittadinanza sono il progetto dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Modena per la formazione per i professionisti dell’area economico-giuridica sugli strumenti per un lavoro lecito e inclusivo che eviti lo sfruttamento dei lavoratori stranieri; gli incontri promossi dal Centro studi Ircaf (Istituto ricerche consumo ambiente formazione) per sensibilizza sul problema crescente dell’errato smaltimento dei farmaci scaduti e aumentare la consapevolezza del possibile danno ambientale che provocano; le iniziative di Lega consumatori Modena per informare sulle modalità legali del gioco d’azzardo e sui gravi rischi per la salute psico-fisica che provoca.
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