Da lunedì 17 a giovedì 20 luglio sono previsti restringimenti e interruzioni alla viabilità in via Emilia centro, nel tratto tra via Badia e via Carteria, per consentire la movimentazione di carichi e lavorazioni con piattaforma elevatrice presso il cantiere di completamento della riqualificazione e del restauro di un’area di Palazzo Solmi.
Durante i lavori sarà tolta la tensione ai filobus e potranno essere deviati gli autobus 7 e 11N su percorsi alternativi (per informazioni https://www.setaweb.it), mentre il transito pedonale sarà sempre garantito sul marciapiede al lato opposto a Palazzo Solmi.
In particolare, lunedì 17 luglio, dalle 7.30 alle 17.30 sarà operato un restringimento e il cantiere occuperà parte della sede stradale e del marciapiede tra i numeri civici 273 e 279 nel tratto tra via Ganaceto e via Carteria, mentre martedì 18 luglio, nella stessa fascia oraria, il restringimento della sede stradale e l’occupazione del marciapiede riguarderà il tratto compreso tra i civici 257 e 263 tra via Ganaceto e via Badia.
Nella giornata di giovedì 20 luglio sarà necessario sospendere completamente la circolazione stradale in via Emilia dalle 7.30 alle 18: dalle 7.30 alle 13 sarà chiuso il tratto tra i civici 271 e 281, compresi tra via Carteria e via Ganaceto (dalle 13.30 sarà occupata la sola parte di sede stradale e di marciapiede compresa tra i numeri civici 273 e 279); dalle 13.30 alle 18 sarà chiuso il tratto tra i numeri 251 e 265 compresi tra via Ganaceto e via Badia.
Durante le lavorazioni, l’accesso alle attività commerciali sarà limitato e comunque presidiato dal personale preposto alla sicurezza. Anche nelle giornate di lunedì 17 e martedì 18 luglio, qualora si rendesse necessario, verrà chiesta la disponibilità a interdire l’accesso alle attività nelle fasi più critiche delle operazioni.
Le lavorazioni che richiedono la modifica alla viabilità sono propedeutiche alla realizzazione degli impianti di condizionamento e riscaldamento di Palazzo Solmi, mentre nel mese di agosto o settembre, interruzioni simili potranno avvenire per l’esecuzione di tiranti strutturali e per la predisposizione di una nuova illuminazione pubblica nel lato di via Emilia centro.
Il cantiere per il completamento della riqualificazione e del restauro di una porzione di Palazzo Solmi, per un valore di circa 2 milioni 600 mila euro (di cui 2 milioni 500 mila derivanti da mutuo erogato dall’Istituto per il Credito sportivo) è stato consegnato poco prima di Natale dello scorso anno dal Comune al Consorzio Innova Società cooperativa e alle ditte consorziate esecutrici As Costruzioni e Servizi srl di San Felice sul Panaro e Baschieri srl di Sassuolo, e avrà una durata intorno all’anno e mezzo.
L’intervento su quella che è destinata a diventare sempre più la “Casa della Modenesità”, riguarda 1.803 metri quadrati di superficie oltre ai cortili interni e sarà effettuato sulla base dei nuovi assetti funzionali che assumeranno i locali.
Il progetto prevede infatti il completamento dei cortili al piano terra, delle sale e ambienti al piano nobile, la predisposizione degli impianti elettrici e meccanici e il parziale consolidamento delle strutture, adeguandole alle attuali normative in vigore. Con l’intervento saranno inoltre eliminate le barriere architettoniche e verranno resi accessibili a persone con disabilità tutti i piani, eccetto due locali al piano secondo, attraverso l’installazione di ascensori. Nei blocchi bagno dei vari piani saranno inoltre realizzati anche servizi igienici per disabili.
Gli spazi dell’edificio del XVIII secolo oggetto di riqualificazione saranno destinati per circa 220 metri quadrati a sede del Consorzio Festival Filosofia, per 456 metri quadri alla Società del Sandrone, mentre altri 920 metri quadrati, di cui metà nei cortili interni, rimarranno a disposizione per esposizioni temporanee ed eventi aperti ad altri soggetti e alla città. Tra le raccolte dal forte legame con il territorio che potranno essere ospitate nello storico edificio, potrà esserci anche la collezione di giocattoli e modellini in latta che riproducono decine di circhi di tutto il mondo del collezionista Roberto Fazzini, divenuto negli anni il più grande collezionista al mondo di riproduzioni in latta di allestimenti circensi.
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