25/07/2023

REGOLAMENTO TAXI / 2 – GUIDA RADDOPPIATA E VIAGGI “CONDIVISI”

Tra le novità anche l’introduzione della prenotazione della corsa tramite piattaforme digitali. Operatori più consapevoli e preparati, pure sulla lingua inglese, e veicoli sostenibili

Si compone di trenta pagine il Regolamento comunale sul servizio di trasporto pubblico non di linea, ovvero il documento, aggiornato dopo il “passaggio” in Consiglio, che disciplina l’attività di taxisti e dei ncc (noleggi con conducente).

Numerose sono le novità introdotte. Innanzi tutto si prevedono innovazioni di carattere gestionale e organizzativo per ottimizzare e potenziare il servizio: l’introduzione della “Doppia guida” e del “Contratto di gestione” contribuiranno a mantenere sulle strade di Modena più veicoli, riducendo i periodi di inattività dei mezzi attraverso l’utilizzo della stessa macchina per più turni, in particolare con un beneficio che si percepirà soprattutto nei momenti della giornata in cui il servizio è più richiesto. Inoltre, per gli operatori sarà più facile garantire adeguati tempi di riposo e ampliare le opportunità di lavoro. I collaboratori dovranno, ovviamente, possedere gli stessi requisiti dei titolari delle licenze, a garanzia della qualità e dell’affidabilità dell’attività professionale effettuata.

Un elemento nuovo è costituito dal cosiddetto taxi sharing, per condividere il mezzo con altri utenti e abbattere i costi. È una novità anche l’introduzione della prenotazione di chiamata taxi con piattaforme digitali, prevedendo la valutazione del servizio reso e il pagamento elettronico tramite “app”.

Ricordando il numero di licenze attive (85 per i taxi; 8 per “di scorta” per i taxi da utilizzare anche come licenze temporanee, di cui almeno una riferita a un veicolo attrezzato per disabili; 22 per gli ncc), il documento definisce poi le modalità di ampliamento delle autorizzazioni. Le licenze, si specifica, potranno aumentare a seguito di un bando, come quello in programma dopo l’estate incentrato su 11 nuove autorizzazioni, in cui operatori (titolari e collaboratori) e veicoli candidati dovranno dimostrare di poter rispettare i criteri della qualità, dell’affidabilità, della portata garantita del servizio, del risparmio energetico e della capacità di interagire con l’utenza, anche con turistica e straniera.

I nuovi taxisti e conducenti dovranno dimostrare, infatti, di conoscere Regolamenti comunali e normative del settore, oltre che i principali luoghi, siti storico-turistici e luoghi di interesse pubblico della città, strutture sanitarie e sedi di istituzioni ed enti; inoltre, dovranno anche avere buona conoscenza di almeno una lingua straniera (l’inglese), delle tecniche di primo soccorso e delle norme comportamentali in caso di incidente. Insomma, l’obiettivo è di far operare professionisti abili e qualificati, consapevoli del servizio di natura pubblica che svolgono.

Il Regolamento si sofferma pure sui veicoli, nel contesto della sostenibilità e della sicurezza: le auto devono rispettare almeno lo standard Euro 6, essere dotate di tecnologie a basso impatto ambientale (in continuità con l’attuale situazione dei taxi circolanti a Modena, in gran parte “ibridi”) e prevedere il Pos a bordo per consentire il pagamento con carte di credito e bancomat.

Il documento rinnovato prevede, infine, maggiore controllo sulla qualità e sulla quantità del servizio attraverso un modello raccolta dati, per garantire la misurabilità delle prestazioni del servizio ed evidenziare, nel tempo, la risposta alle innovazioni introdotte. Non mancano strumenti aggiornati per il controllo e il sanzionamento di comportamenti irregolari: tra questi, la diffida e la sospensione della licenza.

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