Nessuna criticità nell’aria è stata rilevata dopo i due incendi che nei mesi scorsi hanno interessato l’azienda Longagnani Ecologia, né nell’immediatezza dei roghi né dopo i monitoraggi di lunga durata, e quindi “non sono stati riscontrati pericoli per salute delle persone”. Lo ha affermato l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi rispondendo, nella seduta di giovedì 20 luglio del Consiglio comunale di Modena, all’interrogazione presentata da Giovanni Bertoldi (Lega Modena) dopo i roghi che nella mattinata di mercoledì 8 febbraio e nella serata di domenica 2 aprile hanno interessato l’azienda di Baggiovara, “che non tratta rifiuti pericolosi”, come ha precisato l’assessora, “bensì rifiuti provenienti solo dalle imprese e non dalla raccolta domestica”. In particolare, dopo aver sottolineato che “i due episodi sono avvenuti in un periodo dell’anno in cui le temperature sono basse, per cui si esclude l’ipotesi di autocombustione”, il capogruppo di Lega Modena chiedeva “se queste sostanze possono avere arrecato conseguenze sulla salute di chi abita vicino all’impianto e più in generale ai modenesi”; domandava, inoltre, informazioni sulla tipologia di rifiuti trattati dall’azienda e sull’iter gestionale per la lavorazione dei rifiuti stessi “e se sono state osservate tutte le misure di sicurezza e le precauzioni ambientali”. L’istanza chiedeva anche aggiornamenti “rispetto alle cause dei roghi”, domandando se “dopo il primo incendio l’azienda era stata autorizzata a riprendere l’attività” e concentrandosi pure “sui controlli effettuati nell’impianto” e sulle forme di sorveglianza eventualmente presenti.
Rispondendo sulla base di informazioni fornite da Arpae e dall’azienda, l’assessora Filippi ha illustrato le attività di misurazione dell’aria sviluppate dai tecnici dell’agenzia regionale ambientale, intervenuti immediatamente con le squadre di pronto intervento: l’8 febbraio gli operatori hanno effettuato nella zona campionamenti istantanei degli inquinanti tipici della combustione, utilizzando strumentazione a lettura diretta, “che non hanno evidenziato situazioni di criticità nell’aria”, ha affermato. Inoltre, anche alla luce della quantità di rifiuti bruciati (circa 400 tonnellate di imballaggi misti), Arpae ha individuato nel corso della mattinata, in accordo con i rappresentanti dell’Ausl, sei punti significativi nelle aree vicine all’azienda. Ovvero zone residenziali, scuole e strutture sanitarie, tra cui il vicino ospedale civile, in cui sono stati avviati monitoraggi più estesi con campionatori passivi, con l’obiettivo di seguire l’evoluzione dell’incendio fino alla sua conclusione, e anche in questo caso i risultati hanno mostrato livelli di inquinanti molto bassi. Inoltre, nei pressi del Centro servizi dell’Azienda Usl sono stati installati campionatori per la rilevazione di diossine e Pm10, operativi per alcuni giorni, che hanno restituito dati sulla concentrazione delle sostanze “contenuti e inferiori a quelli misurati nelle centraline di via Giardini, in città, e del parco Ferrari”.
Controlli immediati a Baggiovara sono stati effettuati anche il 2 aprile, quando il rogo ha avuto una portata minore rispetto all’episodio di febbraio, sviluppandosi in una giornata festiva in cui erano chiuse sia le attività lavorative sia le scuole. Ugualmente, “le misurazioni istantanee non hanno fatto emergere criticità”, ha sottolineato Filippi.
Dopo aver ricordato che “l’inchiesta sulle cause degli incendi è in corso”, l’assessora ha fatto presente, comunque, che l’azienda è interessata da un servizio di video-sorveglianza h24 che si articola in 16 telecamere, le cui segnalazioni di eventuali anomalie “fanno scattare il nuovo impianto antincendio”; è attivo anche un servizio di sicurezza. I due incendi hanno rappresentato i primi episodi di questo tipo “in mezzo secolo di attività imprenditoriale” e dopo i roghi è stato ulteriormente controllato il sistema di gestione dei materiali conferiti: “I rifiuti sono sottoposti a verifica immediata prima dello stoccaggio e in ogni fase del trattamento sono sempre collocati in box separati per evitare che un eventuale incendio possa espandersi a tutto l’impianto”. Dopo gli incendi, comunque, sono stati effettuati specifici sopralluoghi che hanno confermato la correttezza dei processi.
Intervenendo dopo la trasformazione in interpellanza, la consigliera Barbara Moretti (Modena al centro) ha invitato “a tenere alto il livello di guardia rispetto a eventi come quelli avvenuti a Baggiovara, ma anche a episodi registrati negli anni scorsi negli impianti di Hera, pure in relazione alle conseguenze per la salute pubblica”. La consigliera ha auspicato, infatti, “che le misure di prevenzione previste per evitare ricadute per la popolazione siano sempre adeguate”.
In replica, il consigliere Bertoldi ha sottolineato che “l’attenzione sul tema dei rifiuti deve essere sempre elevata, perché quando materiali di questo tipo bruciano si crea, comunque, inquinamento. È fondamentale, quindi, che la prevenzione e lo sforzo degli enti preposti siano al massimo”. E per questo motivo è importante “che nell’azienda Longagnani Ecologia siano stati incrementati i livelli di sicurezza contro i roghi e le relative conseguenze”.
Azioni sul documento