Elaborare entro l'estate un piano di fattibilità per pedonalizzare il tratto riqualificato di corso Canalchiaro, prevedendo di mantenere la possibilità di transito e sosta per residenti e commercianti (per le azioni di carico e scarico per le attività), oltre al passaggio del trasporto pubblico. È l’invito che il Consiglio comunale di Modena rivolge all’Amministrazione con l'approvazione dell'ordine del giorno per la pedonalizzazione parziale di corso Canalchiaro, presentato da Paola Aime (Europa Verde-Verdi) e approvato con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (oltre al proponente, Pd, Sinistra per Modena e Modena civica) e il Movimento 5 stelle; contrari Lega Modena, Modena Sociale, Forza Italia, Modena al Centro e Fratelli d’Italia, mentre si è astenuto Antonio Baldini (Gruppo indipendente per Modena) che aveva presentato un emendamento con provvedimenti a favore della sosta dei residenti, respinto dall'assemblea.
L'ordine del giorno parte dall'importante azione di riqualificazione funzionale ed estetica di corso Canalchiaro, "un intervento che punta a valorizzare uno dei principali percorsi di accesso a piazza Grande, patrimonio Unesco, e corso Duomo". Il documento chiede quindi di andare oltre gli interventi già attuati e quelli previsti dal Pums, il Piano urbano per la mobilità sostenibile, per dare alla strada un assetto “radicalmente” diverso da quello attuale: “Si tratta – ha specificato Aime – di ripensare dal punto di vista funzionale almeno una parte di corso Canalchiaro: da via di attraversamento per vetture a strada dedicata per lo più alla mobilità pedonale e ciclabile, andando oltre all’attuale limitazione del traffico”.
Il documento, dunque, invita l’Amministrazione a elaborare, entro l’estate, un piano di fattibilità per la pedonalizzazione di un tratto del corso. Il progetto dovrebbe prevedere, in particolare, la chiusura al traffico veicolare, con il mantenimento del servizio di trasporto pubblico e con deroghe per azioni di carico e scarico per le attività commerciali e per i residenti, e l’eliminazione degli stalli di sosta attualmente presenti. Il documento chiede, quindi, di sottoporre successivamente la proposta progettuale a un processo di partecipazione e consultazione che coinvolga i cittadini residenti, commercianti, istituzioni culturali, associazioni ambientaliste e organizzazioni di rappresentanza.
Si tratta di un indirizzo politico, ha puntualizzato Aime, più volte espresso dall’Amministrazione e sostanziato dal Consiglio comunale di Modena con l’approvazione del Pums, che prevede, appunto, la progressiva pedonalizzazione di aree del centro, ma anche l’estensione di zone a traffico limitato e a velocità massima di 30 chilometri orari.
Rispetto al testo originario, l’emendamento, presentato dal consigliere Antonio Baldini, proponeva di specificare concretamente soluzioni alternative per i residenti di corso Canalchiaro “come il parcheggio della propria vettura, in assenza di garage, proprio lungo il corso, orientativamente nella fascia oraria di chiusura dei pubblici esercizi, oppure destinando posti auto a tariffa agevolata lungo viale delle Rimembranze o nelle zone limitrofe”. L’emendamento è stato respinto con il voto contrario di Pd (che l'ha giudicato "pleonastico perché le agevolazioni già ci sono"), Europa Verde-Verdi, Modena Civica e Sinistra per Modena; a favore Lega Modena, Modena Sociale, Forza Italia, Movimento 5 stelle, Modena al Centro e Fratelli d’Italia.
Azioni sul documento