15/06/2023

SICUREZZA / 2 - IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri dopo la trasformazione in interpellanza

Aprendo il dibattito per Fratelli d’Italia dopo la trasformazione in interpellanza, Elisa Rossini ha annunciato, citando le dichiarazioni del parlamentare del suo partito Michele Barcaiuolo, che “la Questura di Modena salirà di fascia entro fine anno”. E ha sottolineato “il ritardo con cui l’Amministrazione comunale si è mossa per chiedere un potenziamento della questura: dietro questa condotta c’è una responsabilità politica e un ritardo che non possono essere fatti ricadere sull’attuale Governo, come si sta cercando di fare in maniera strumentale”. Per Rossini, poi, il tema non è mai stato inserito nelle lettere inviate dal Comune al Ministero.

Anche per Barbara Moretti (Modena al centro) le forze politiche di centro-sinistra “per anni hanno sottovalutato il problema della sicurezza, dipingendo Modena come un’isola felice”. I recenti arrivi di nuovi agenti in città, comunque, “dimostrano che è già in corso un incremento di personale”. Si tratta di un aumento “necessario alla luce dell’escalation della criminalità e dell’elevato numero di immigrati”. La consigliera ha domandato, quindi, riscontri “alla possibilità che la Questura si trasferisca nell’ex carcere di Saliceta, come è emerso sulla stampa”.

Per Lega Modena, Stefano Prampolini ha invitato a “trattare il problema alla radice”, con riferimento al numero di migranti “che sbarcano in Italia”. Si tratta, per il consigliere, di una delle cause “alla base dell’aumento della criminalità, una situazione che ha reso le città, come Modena, insicure, lo dimostra anche la cronaca di tutti i giorni. E allo stesso tempo ha costretto i cittadini a cambiare le proprie abitudini, tanto da non sentirsi nemmeno sicuri a uscire di casa o da doversi necessariamente dotare le abitazioni di inferriate”.

Il consigliere del Pd Antonio Carpentieri ha replicato mettendo l’accento “sull’attenzione che il Partito democratico riserva al tema della sicurezza, non solo in Consiglio comunale e in Consiglio provinciale ma anche sul territorio, con raccolte di firme già nel 2019, e sollecitando i parlamentari modenesi”. Ha precisato, poi, che i nuovi arrivi di agenti a Modena “non copriranno nemmeno i pensionamenti: ribadisco, quindi, la necessità di salire di fascia, proseguendo nell’attività di stimolo al Governo che il Comune sta effettuando da tempo”. Sempre sullo stesso tema, Stefano Manicardi ha esordito segnalando “l’attenzione del centro-sinistra verso i temi della sicurezza, come attestano i numerosi atti presentati in Consiglio”. Dopo aver ricordato che “finora l’unico impegno concreto assunto è stato quello dell’ex ministra Lamorgese, nel precedente Governo”, il consigliere ha ricordato che “il tema dell’elevazione della questura è all’ordine del giorno per il Comune di Modena. Un impegno che si colloca nell’ambito dell’attenzione che l’Amministrazione riserva alle sicurezze sul territorio”. L’attività di contrasto alle sacche di insicurezza “è stata sollecitata dall’intero Consiglio, senza limitarsi ad alcune formazioni politiche, e deve essere sviluppata”, ha affermato Alberto Bignardi, che, sul tema dei controlli sul territorio si è detto, comunque, “contrario all’utilizzo del taser da parte delle forze dell’ordine”. In questo percorso, il Governo di centro-destra dovrebbe “stimolare il legislatore per rendere più difficile il cosiddetto effetto delle ‘porte girevoli’ in carcere e per velocizzare i tempi della giustizia penale”. Per Federica Venturelli il mancato passaggio di fascia della Questura “è uno schiaffo alla città e ai cittadini e sconfessa una scelta politica, quella di elevare la Polizia di Stato modenese, che il precedente Governo stava portando avanti mentre su cui l’attuale Esecutivo di centro-destra è fermo”. Salire in fascia “A” rappresenterebbe un risultato fondamentale per Modena, “un risultato che il centro-sinistra invoca da anni e che si allinea con le mutate esigenze del territorio”.

Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. “Chi afferma che il Comune non sollecita da anni un passaggio di livello della Questura è un bugiardo – ha affermato – perché lo testimoniano documenti e incontri. E per questo motivo incontrerò nuovamente il ministro dell’Interno Piantedosi, affinché possa dare seguito al percorso di elevazione che l’ex ministra Lamorgese aveva avviato, nell’ambito dell’attenzione per i temi delle sicurezze, al plurale. Anche prevedendo maggiore coinvolgimento degli enti locali nella gestione dei migranti, su cui Modena ha avviato progetti di integrazione come quello che riguarda i minori stranieri non accompagnati. E a chi parla di sbarchi, segnalo che con questo Governo gli arrivi sulle coste italiane sono triplicati”. Il sindaco, infine, ha spiegato che “l’ipotesi di spostamento della Questura è in una fase embrionale: il Demanio sta sviluppando un progetto nell’ambito dell’abbattimento dei costi degli affitti delle sedi dello Stato perseguito dal Governo”.

In conclusione di dibattito, è intervenuta “per fatto personale” la consigliera Rossini. “Non accetto di essere definita bugiarda – ha detto – perché mi baso sui documenti che mi sono stati consegnati dagli uffici comunali dopo un accesso agli atti e nei quali non ci sono riferimenti alla richiesta di elevazione della Questura. Nemmeno accetto riferimenti offensivi alla mia professione e alla mia professionalità col temine ‘azzeccagarbugli’. Me ne frego di essere chiamata col termine ‘avvocata’, col linguaggio di genere, se poi mi si manca di rispetto”.

Anche il consigliere Prampolini è intervenuto per “fatto personale”. “Trovo realistico affermare che il Comune non ostacola l’immigrazione di persone straniere – ha osservato –  perché non ho mai sentito affermare che ‘non c’è più posto per gli stranieri’, privilegiando gli italiani, ma si è sempre parlato in termini di integrazione”.

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