08/06/2023

SANITÀ / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri dopo la trasformazione dell’interrogazione in interpellanza

L’interrogazione sulla sanità proposta dal consigliere Federico Trianni (Sinistra per Modena) e alla quale ha risposto il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, è stata trasformata in interpellanza su richiesta del capogruppo di Lega Modena Giovanni Bertoldi. Dichiarandosi a favore di un sistema sanitario pubblico efficiente, il consigliere ha affermato che “i problemi della sanità modenese sono di lunga data” e che “i cittadini hanno della sanità una percezione che non corrisponde ai numeri forniti dall’Ausl: il quadro sanitario è un po’ fosco e il servizio è peggiorato”. Bertoldi ha affermato anche che “molte persone non ottengono risposte dalle istituzioni sanitarie locali e questo può significare andare persino fuori regione per farsi curare, mentre l’emergenza pandemica ha aumentato le ‘distanze’ tra i medici di medicina generale e i pazienti. È arrivato il momento – ha concluso – di riprogettare la sanità modenese”.

Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) ha espresso “preoccupazione per la situazione della sanità pubblica” e ha sollecitato maggiori attenzioni e più sostegno nei confronti “della medicina preventiva, programmando gli accertamenti sanitari in tempi utili e intervenendo a favore dell’ambiente”. La consigliera ha poi sottolineato l’importanza di “prevedere le residenze temporanee per gli operatori sanitari, per i quali è un problema trovare un appartamento a Modena”, sollecitando un intervento del Comune.

Per Barbara Moretti (Modena al centro) “la sanità pubblica deve rappresentare una priorità assoluta e un valore da difendere. La pandemia – ha aggiunto – ha inciso sui servizi assistenziali e sulle urgenze e occorre, dunque, investire sul personale, dopo decenni di tagli economici che hanno portato a una condizione drammatica e all’inaccettabile ricorso a una quota crescente di professionisti esterni”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha chiamato la Regione “a un’assunzione di responsabilità, in particolare per una gestione delle risorse che ha evidentemente portato all’attuale deficit di bilancio”. Questo Governo invece, “a differenza dei precedenti esecutivi che hanno tagliato sulla sanità, ha in realtà erogato nuove e importanti risorse”. Secondo la consigliera, inoltre, i Centri di assistenza e urgenza (Cau) previsti dalla Regione “potranno portate alla chiusura dei presidi di pronto soccorso più piccoli e, quindi, abbassare il livello del servizio”.

“C’è una tendenza a valorizzare sempre più sanità privata a discapito della sanità pubblica e non è un dato positivo”, ha affermato Paola Aime (Europa verde – Verdi), secondo cui esiste anche “la questione dei medici di medicina generale che seguono i pazienti con minore attenzione rispetto al passato”. Per la consigliera bisogna “favorire la prevenzione primaria, promuovendo stili di vita sani e avendo cura di ciò che mangiamo e dall’aria che respiriamo”.

Per il Pd, Federica Venturelli ha messo l’accento “sull’importanza di difendere la sanità pubblica, il cui valore, ma anche le cui fragilità, sono state messe in evidenza dall’emergenza Covid. Ridurre questo servizio pubblico equivale ad aumentare le disuguaglianze sociali”. La consigliera si è augurata che il Governo “riprenda il percorso di sostegno alla sanità pubblica, attraverso i necessari investimenti su personale e strutture, che avevano programmato i precedenti esecutivi: l’autonomia differenziata causerebbe la dissoluzione del sistema sanitario nazionale”.

In replica, il consigliere Trianni ha espresso soddisfazione per l’impegno preso a favore della sanità pubblica, “un obiettivo che deve trovare tutti d’accordo”, e in particolare per il potenziamento di strutture e servizi. Soffermandosi poi sull’aumento del 15 per cento del personale rilevato tra il 2019 e oggi, il consigliere ha domandato “se questo incremento sia comunque sufficiente alla tenuta del sistema, mentre altre criticità comunque restano”.

Concludendo il dibattito, il sindaco Muzzarelli ha sottolineato che la sanità modenese è tornata ai livelli preCovid, “ma questo non è sufficiente, serve migliorare ulteriormente, anche rispetto ai temi di attesa”. Muzzarelli ha poi puntualizzato che sono diversi i progetti in corso, come nell'area ex Corni, che prevedono la realizzazione di residenze temporanee per studenti e lavoratori: “Sono interventi che puntano a rigenerare la città riconsegnando luoghi abitabili”. Il sindaco ha poi condiviso la necessità di ridefinire un quadro nazionale per i numeri di entrata all'università: “Bisogna creare un nuovo modello che incentivi i giovani a frequentare i corsi”.

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