10/06/2023

ALLE EX FONDERIE ASSEGNATI I LAVORI DEL SECONDO LOTTO

Per il 2A partiranno entro l’estate e saranno coordinati con il cantiere della palazzina. Procedura quasi conclusa anche per l’appalto dei lotti 2B e 3 con fondi Pnrr

Nelle ex Fonderie di Modena partiranno entro l’estate i lavori per la rigenerazione del cosiddetto lotto 2A che ospiterà il Motor Valley Accelerator e rappresenta la prima parte del recupero del complesso industriale nell’area che si affaccia sul cavalcavia di via Menotti, recupero che continuerà con i lotti 2B e 3, mentre proseguono i lavori del lotto 1, il primo stralcio del progetto: si sta riqualificando la palazzina che diventerà sede dell’Istituto storico.

I lavori del lotto 2A, infatti, sono stati aggiudicati nei giorni scorsi alla ditta Iti Impresa generale spa per un valore complessivo dell’intervento, sulla base del progetto realizzato da Democenter-Sipe, che, aggiornato agli aumenti delle materie prime, è di 6 milioni 249 mila euro. Il cantiere si coordinerà con quello del lotto 1, affidato alla stessa azienda, i cui lavori si concluderanno all’inizio del 2024.

Nel frattempo, si sta concludendo la procedura per l’aggiudicazione dell’appalto integrato per progettazione esecutiva e lavori dei lotti 2B e 3. Il valore complessivo dei due interventi è di 17 milioni di euro, con un finanziamento di 11 milioni e 200 mila euro del Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza) nell’ambito del programma Next Generation Modena.

Non prevede finanziamenti del Pnrr, invece, il lotto 2A per la cui realizzazione il Comune si avvale di contributi della Regione Emilia-Romagna (800 mila euro) e di Fondazione di Modena (2 milioni). Il Motor Valley Accelerator è promosso da Cdp Venture capital Sgr in collaborazione con Fondazione di Modena, Unicredit, Plug and Play e Crit, soggetto attuatore per la selezione delle aziende. Questo intervento riguarda un’area di 1.375 metri quadri dell’edificio industriale, corrispondente a due campate accoppiate, occupando le 11 finestrature di facciata, mentre per altri 790 metri quadri è previsto uno specifico stralcio, il 2Ab, la cui realizzazione verrà programmata in un momento successivo.

Con gli stralci 2B e 3, invece, si lavora sul complesso del fabbricato industriale, in un’area che complessivamente è di circa 30 mila metri quadri. Qui troveranno sede le attività principali del Dast, il Distretto per l’Accelerazione e lo sviluppo della tecnologia, soprattutto nel settore dell’automotive e della mobilità sostenibile con lo sviluppo di start-up che operano nel campo delle tecnologie innovative, favorendo l’incontro di idee e imprese per sviluppare progetti, favorire la nascita di nuove iniziative, la creazione di laboratori di ricerca di alto profilo, incubatori e acceleratori di impresa, centri di formazione, sedi di enti specializzati.

Il progetto, che prevede anche la bonifica dell’area d’intervento, mantiene la memoria degli elementi architettonici del passato industriale e prevede inserimenti innovativi, con le lunghe campate esistenti, in laterizio, che si contrappongono alla verticalità delle nuove torri, in lamiera dorata.

Per la bonifica dell’area esterna, invece, è previsto un ulteriore intervento su oltre 2 mila metri quadrati, anche quello finanziato dal Pnrr nell’ambito del programma Next Generation Modena: le risorse, un milione e 917 mila euro, sono state assegnate lo scorso ottobre dall’allora ministero della Transizione ecologica per il recupero dei cosiddetti siti orfani allo scopo di migliorare il risanamento urbano. Per il recupero completo del comparto è poi previsto anche un quarto stralcio relativo all’area non occupata dai fabbricati industriali.

L’intero comparto, circa 40 mila metri quadri, sarà “car-free”, a esclusiva circolazione ciclabile e pedonale, e l’area sosta per auto sarà prevalentemente ricavata nel parcheggio a raso adiacente a strada Santa Caterina, che sarà potenziato. Verrà ricavato, inoltre, un corridoio ecologico-ambientale a fianco della linea ferroviaria che si estenderà dal comparto fino alla tangenziale, dove sarà realizzata una nuova dorsale ciclopedonale lungo il sedime della Gronda nord per una riconnessione tra il sottopasso ferroviario ex Benfra e il fronte ferroviario in direzione est, oltre a nuove interconnessioni ciclopedonali lungo strada Santa Caterina e via Mar Tirreno. Verrà potenziata anche la viabilità esistente e sarà ridisegnato il tratto di via Menotti sul fronte della palazzina destinato a diventare una Zona 30.

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