Modena aderisce a “Le città per i diritti” e sottoscrive il manifesto che chiede al Parlamento italiano di approvare una norma per il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali.
Il manifesto e la richiesta al Parlamento, che riguarda anche il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni come previsto per le coppie eterosessuali, saranno presentati venerdì 12 maggio a Torino nell’incontro “Le città per i diritti” che unisce numerose città italiane di diverso orientamento politico e al quale, in rappresentanza del Comune di Modena, partecipa l’assessora alle Pari opportunità Grazia Baracchi.
Le città che sottoscrivono il manifesto definiscono il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali “un passo non più rinviabile” per modificare il sistema normativo italiano che non fornisce una risposta alla domanda di tutela della vita familiare delle coppie omogenitoriali e delle persone Lgbtq+ e sottolineano che le intimazioni delle autorità di governo ai sindaci e alle sindache a non agire come ufficiali di stato civile per iscrivere all’anagrafe i figli e le figlie di coppie omogenitoriali creano “una situazione di intollerabile incertezza, che genera un’ingiusta e dolorosa tensione sociale e umana”.
Azioni sul documento