Nella mia città sono in corso progetti finanziati dall’Unione europea? Chi li ha voluti e come sono gestiti? E dove posso trovare dati e informazioni per verificarne lo stato di avanzamento? Sono le principali domande alle quali hanno risposto gli studenti di due quarte del liceo classico Muratori-San Carlo di Modena che hanno partecipato al progetto “A scuola di open coesione”, il percorso didattico per promuovere la cittadinanza attiva degli studenti attraverso attività di monitoraggio civico dei finanziamenti europei e nazionali. Sotto esame il progetto di riqualificazione dell’Ex Ospedale Estense, scelto dagli studenti della quarta D, e il Laboratorio aperto di Modena sul quale hanno indagato i ragazzi della quarta E.
Il lavoro svolto nell’ambito di “A scuola di open coesione”, coordinato dal Centro Europe Direct del Comune di Modena, e i risultati dell’attività di monitoraggio civico sono stati presentati questa mattina, venerdì 5 maggio, in Galleria Europa, dagli stessi studenti nel corso di un incontro al quale hanno partecipato l’assessora all’Istruzione del Comune di Modena Grazia Baracchi; Maria Cristina De Luca, del team di “A scuola di coesione”; Luigi Reggi, di Monithon, che ha spiegato in cosa consiste il monitoraggio civico.
Protagonisti della mattina sono stati i due “team” del Muratori-San Carlo: gli “Umarell” (questo il nome che hanno scelto) della 4C che hanno monitorato il Laboratorio aperto e i “ForeverD”, della 4D, che hanno verificato il progetto di riqualificazione dell’Ex Ospedale Estense. Entrambi i gruppi hanno partecipato a un percorso di formazione per imparare a ricostruire le decisioni pubbliche e l’iter amministrativo che hanno determinato l’avvio del progetto finanziato e individuare i soggetti coinvolti nella sua realizzazione. Hanno poi partecipato a incontri con esperti per capire cosa sono gli open data e come cercare i dati necessari al monitoraggio e, infine, sono andati sul campo per verificare lo stato di avanzamento dei progetti e intervistare i responsabili della loro attuazione. Per ciascun progetto, i ragazzi hanno verificato gli obiettivi, le attività previste, le origini, i soggetti beneficiari, il contesto in cui si inserisce, lo stato di avanzamento e i risultati. Entrambi i progetti sono stati “promossi” dai ragazzi per aver rispettato obiettivi, modalità di utilizzo dei fondi e tempi. Ma gli studenti hanno individuato anche punti di forza e di debolezza, presentando, in conclusione, possibili idee per migliorarne l’efficacia. Sul progetto dell’Ex Estense, per esempio, il team “Forever D” ha constatato un ritardo dovuto principalmente all’emergenza Covid mentre, tra i punti di forza hanno individuato l’arricchimento alle politiche culturali che la struttura porterà alla città. Sul Laboratorio aperto, gli “Umarell” hanno rilevato un problema di acustica non perfetta e, tra gli aspetti positivi, la presenza di attività culturali adatti a diverse fasce di età.
Al progetto ha partecipato anche la quarta Q del liceo scientifico Fanti di Carpi che ha esaminato il progetto europeo “La moda made in Carpi penetra il mercati internazionali: la fashion art di Ulisse accessori moda”.
Il progetto “A scuola di open coesione” è gestito dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Per la sua attuazione si avvale dei centri Europe Direct presenti sul territorio che guidano le classi che partecipano al percorso didattico.
Monithon è un’iniziativa indipendente e non profit che dal 2013 sviluppa metodi e strumenti per il monitoraggio civico dei fondi pubblici che tutti possono usare liberamente per valutare l’efficacia degli interventi.
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