05/05/2023

IN MUNICIPIO IL MINISTRO DELLA SALUTE DEL POPOLO SAHARAWI

Venerdì 5 maggio il sindaco Muzzarelli e l’assessora Lucà Morandi hanno accolto Saleak Baba Hassena. Dopo il Covid, torna l’ospitalità ai bambini per le cure mediche

Rinnovare, dopo la pandemia, la relazione di solidarietà a tutela della salute dei bambini Saharawi è stato il principale obiettivo dell’incontro che si è svolto a Palazzo Comunale, nella mattina di venerdì 5 maggio, nel quale il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e l’assessora alla Cooperazione internazionale Anna Maria Lucà Morandi hanno accolto il ministro della Salute pubblica Saharawi Saleak Baba Hassena. Il ministro era accompagnato da Fatima Mahfud, rappresentante del Fronte Polisario in Italia, e da Silvia Bellettini, vicepresidente dell’associazione Kabara Lagdaf che da molto tempo opera come associazione umanitaria nel Sahara occidentale e organizza il progetto di accoglienza dei bambini Saharawi in città e provincia.

L’incontro è avvenuto nell’ambito di una visita di alcuni giorni che il ministro sta compiendo in Emilia Romagna nel corso della quale ha ripreso i contatti anche con la Regione. Nella mattinata, il ministro ha visitato, inoltre, il Policlinico di Modena titolare del progetto di cura e prevenzione della calcolosi renale nei bambini Saharawi.

Dopo aver dato il benvenuto al rappresentante del popolo Saharawi, il sindaco Muzzarelli ha ribadito la disponibilità e l’impegno del Comune di Modena a riprendere la collaborazione con l’obiettivo prioritario di tutelare la salute dei più piccoli che soffrono di diverse malattie endemiche. E Silvia Bellettini ha annunciato che da agosto l’associazione Kabara Lagdaf riprenderà l’ospitalità estiva dei gruppi di bambini dal Saharawi mentre non si è mai fermata quella per offrire cure a chi tra loro soffre di malattie che necessitano di terapie ospedaliere.

Al termine dell’incontro, il sindaco ha donato a Saleak Baba Hassena una copia del volume “Modena. Effetto notte” di Franco Fontana e una boccetta di Aceto balsamico tradizionale proveniente dall’Acetaia comunale, mentre a Fatima Mahfud è stata donata una medaglietta della Bonissima.

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