Promuovere campagne informative e di sensibilizzazione sul tema della fertilità e della procreazione medicalmente assistita, in modo da ridurre anche pregiudizi e tabù e accompagnare la cittadinanza ai percorsi offerti dal nuovo reparto Materno Infantile del Policlinico in fase di costruzione. È la richiesta del Consiglio comunale di Modena che ha approvato, giovedì 11 maggio, l’ordine del giorno sul disagio della sterilità delle coppie. Il documento, presentato da Vincenza Carriero per il Partito democratico, ha ottenuto il voto a favore di Europa Verde-Verdi, Modena Civica, Sinistra per Modena e Movimento 5 stelle, mentre si è astenuto Gruppo Indipendente per Modena. Erano assenti al momento del voto gli altri gruppi.
È un problema che in Italia, secondo le stime del ministero della Salute, riguarda il 15 per cento delle coppie, spesso poco inclini a riconoscerlo e a parlarne per mancanza di consapevolezza e adeguata informazione. Il riferimento è all’infertilità, come chiarisce l’ordine del giorno, che descrive un disagio in forte ascesa: fumo, obesità, sedentarietà ma anche infezioni sessualmente trasmesse, ne costituiscono i principali fattori di rischio. Su molti di essi è tuttavia possibile intervenire, purché vi siano diagnosi tempestive, conoscenza delle cure farmacologiche e, soprattutto, azioni di prevenzione e informazione.
Il documento specifica che sono diverse, anche a Modena e provincia, le coppie sterili che ricorrono annualmente a tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma). Dal 2017, in Italia, questi trattamenti sono stati inseriti tra i livelli essenziali di assistenza presso le strutture pubbliche, con tempi di attesa però troppo spesso lunghi. Inoltre, la resistenza di tabù e pregiudizi sulla procreazione assistita fa sì che la coppia che chiede aiuto ai centri di fertilità lo faccia parlandone il meno possibile o addirittura in segreto, nonostante numerose siano le nascite medicalmente assistite negli ultimi anni. A questi disagi si aggiunge anche il ritardo temporale con cui le coppie iniziano a progettare la gravidanza. Si tratta di una tendenza conseguente a fattori sociali, che finisce per impattare maggiormente proprio sulle coppie con problemi di fecondazione: chiedendo aiuto in età avanzata si riducono, infatti, gli esiti positivi dell’inseminazione, con particolare stress fisico e psicologico della coppia.
L’ordine del giorno ricorda quindi l’importanza della nuova palazzina Materno Infantile, già in fase di costruzione nell’area retrostante il Policlinico, che comprenderà un intero piano dedicato alla procreazione medicalmente assistita: “È un grosso investimento di sanità pubblica nella nostra città – ha puntualizzato Carriero – che merita di essere valorizzato, nella consapevolezza che il problema della denatalità possa essere affrontato anche con le nuove conoscenze mediche”.
Il documento chiede quindi all’Amministrazione di promuovere iniziative di sensibilizzazione e campagne informative sul tema dell’infertilità e dei metodi di procreazione assistita. L’obiettivo primario è di supportare le famiglie rispetto al progetto di una vita nascente, coinvolgendo in primo luogo i consultori del territorio. Si tratta di un’azione che ha pure lo scopo di favorire, con più naturalezza e meno pregiudizi, la conoscenza e le potenzialità, appunto, del nuovo reparto in fase di attivazione, sulla cui attività la mozione chiede di tenere aggiornato il Consiglio comunale.
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