08/05/2023

DAL CONSIGLIO: “PIÙ SERVIZI DI ASSISTENZA PSICOLOGICA”

Ok all’odg di Carriero (Pd) che chiede di supportare i cittadini in difficoltà attivando anche la figura dello psicologo di base

Attivare un servizio di assistenza psicologica per tutti i cittadini, con particolare attenzione agli adolescenti, anche attraverso l’istituzione di uno psicologo di base. Allo stesso tempo, potenziare i progetti di salute mentale già attivi con fondazioni, associazioni e altri enti del territorio. È la richiesta del Consiglio comunale di Modena che ha approvato, giovedì 4 maggio, l’ordine del giorno: “Istituzione della figura dello psicologo di base e sostegno alla salute mentale di residenti, studenti universitari fuorisede e lavoratori della città di Modena”. Il documento, presentato da Vincenza Carriero per il Partito democratico e sottoscritto da Europa Verde-Verdi, ha ottenuto il voto a favore anche di Modena Civica, Sinistra per Modena e Movimento 5 stelle; contrari Fratelli d’Italia, mentre si è astenuto il gruppo di Lega Modena.

Contribuisce alla tutela del benessere psicologico dei cittadini e quindi a una positiva espressione delle loro capacità cognitive ed emozionali, anche all’interno della società. Sono i benefici che l’ordine del giorno riconosce allo psicologo di base, figura in grado di supportare le odierne difficoltà psicologiche acuite dal Covid-19, come denunciato recentemente dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi. Oltre il 31 per cento della popolazione sopra i 18 anni, infatti, vive in una condizione di stress psicologico; percentuale che sale al 50 per cento tra i minorenni, sempre più coinvolti in fenomeni di autolesionismo e disturbi del comportamento alimentare.

L'atto rileva quindi la crescente domanda di assistenza psicologica tra la popolazione; una richiesta che però non trova giusta copertura nel Sistema sanitario nazionale, obbligando il cittadino a rivolgersi al privato, con costi spesso difficili da sostenere nel lungo periodo. A questo proposito, il “bonus psicologo”, istituito nel 2022, costituisce un incentivo statale di 600 euro a persona per sostenere le spese di psicoterapia presso specialisti privati: “Si tratta di una misura giusta ma con risorse inadeguate – ha puntualizzato Carriero – sufficienti a coprire solo poche sedute di percorsi terapeutici strutturalmente lunghi”. Per fronteggiare queste difficoltà, la Regione Emilia-Romagna ha firmato una risoluzione, a prima firma della consigliera Nadia Rossi del Pd, con cui è stato chiesto alla Giunta di potenziare l’assistenza psicologica per i cittadini e di promuovere la presenza dello psicologo nei presidi locali dell’Ausl e nelle Case di comunità. In questa direzione, specifica il documento, si colloca anche la proposta di legge promossa da Iacopo Melio, attivista e consigliere Pd della Regione Toscana, per l’istituzione di uno psicologo di base: il progetto è di inserire questa figura all’interno di ciascuna unità sanitaria locale, in un sistema che faccia rete con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

L’ordine del giorno, dunque, invita il sindaco, in qualità di presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena, a chiedere alla Regione il finanziamento e quindi l’istituzione di uno specialista analgo nel territorio comunale, in grado di garantire un’assistenza psicologica primaria ai cittadini bisognosi. Contestualmente, viene chiesto di attivare un servizio psicologico di emergenza rivolto a tutta la popolazione e in particolare agli adolescenti. Il documento invita inoltre a potenziare quei progetti di sostegno psicologico già attivi in città, anche grazie alle collaborazioni con associazioni e altri enti. È il caso della convenzione stipulata con la Fondazione Ceis onlus per lo spazio “Zona franca” che offre una consulenza psico-pedagogica a giovani, adulti e famiglie.

Aprendo il dibattito, Paola Aime (Europa Verde-Verdi) ha sottolineato l’importanza di operare preventivamente sul disagio psicologico: “Occorre agire su quelle forme di chiusura e resistenza alla condivisione del malessere, presenti soprattutto in chi lo vive”. Rilevando come la pandemia abbia fatto emergere la sofferenza psicologica, Aime ha constatato l’importanza del bonus psicologo “che occorrerebbe aumentare considerate le parcelle e i tempi lunghi della terapia”.

Per Ilaria Franchini (Pd) c’è un problema culturale che limita la condivisione delle fragilità psicologiche: “L’ordine del giorno cerca di dare una risposta richiedendo figure e servizi in grado di riconoscerle”. Franchini ha ricordato quindi l’impegno della Regione Emilia-Romagna nel ridefinire, per Ausl e Case di Comunità, l’organizzazione dell’area psicologica nelle strutture: “Verrà fornita assistenza primaria grazie alla presenza in organico di figure specializzate”. Vittorio Reggiani ha puntualizzato che l’ordine del giorno si riferisce a un bisogno di base: “Non stiamo parlando di patologie, ma di forme di disagio che devono essere riconosciute da professionisti competenti, facilmente raggiungibili e integrati al sistema sociosanitario”. Per il consigliere un tale servizio porterebbe preventivamente a riconoscere situazioni di disagio spesso stigmatizzate: “Ascoltare la persona, intercettare la sua solitudine, può aiutare anche a prevenire fenomeni sociali pericolosi”.

“L’assistenza psichiatrica e psicologica fa parte di un servizio già presente nel nostro sistema sanitario”, chiarisce Elisa Rossini (FdI), puntualizzando il proprio voto contrario alla mozione. La consigliera ha infatti specificato che “se un giovane ha una sofferenza psicologica può essere indirizzato dal medico di base a una visita specialistica”. Rossini ha poi chiesto di “dare più profondità al problema”: “Le tante richieste di aiuto discendono da una mancanza di senso alla propria vita. Occorre trovare risposte più profonde al problema”.

Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena) “il disagio, la fragilità sociale, sono concetti ampi che non bisogna per forza medicalizzare”. Il capogruppo ha infatti specificato che esiste una rete di figure, come docenti, amici, educatori, insegnanti, che può aiutare ad affrontare le difficoltà della persona. Bertoldi ha poi messo l’accento sulla necessità di potenziare la neuropsichiatria infantile: “Ci sono pochi operatori, e le criticità sono aumentate: occorre sostenere più investimenti pubblici e la formazione di nuovi specialisti”.

 

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