È aperto il nuovo bando per il Premio di studio “Legalità e territorio” del Comune di Modena che invita studenti e dottorandi delle facoltà di Giurisprudenza, Economia e Ingegneria di UniMoRe a presentare uno studio inedito sui temi dell’elusione, evasione fiscale e riciclaggio, usura, lavoro irregolare, reati ambientali e gioco d’azzardo.
Giunto alla sua quinta edizione, il Premio quest’anno si amplia inserendo una sezione multimediale: i partecipanti potranno presentare, infatti, un elaborato scritto nella forma di prodotto giornalistico oppure un audio, un video o un podcast
L’obiettivo del concorso, come spiega l’assessore alle Politiche per il lavoro e la legalità Andrea Bosi, è “promuovere una cultura della cittadinanza e dell’economia responsabili attraverso lo strumento della conoscenza: per questo motivo, in accordo con l’Università, continuiamo a investire sui giovani rinnovando l’impegno per il Premio che quest’anno abbiamo aperto a diverse forme espressive. Realizzando questi prodotti, gli studenti possono aiutare a conoscere meglio fenomeni di illegalità che toccano anche il nostro territorio e, quindi, a fare prevenzione”.
Per ciascuna sezione, scritta e multimediale, sono previsti un premio di 1.500 euro e una menzione d’onore di 1.000 euro.
I lavori dovranno essere inviati entro il 5 settembre all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’assessorato (modenasicura@cert.comune.modena.it) e saranno valutati da una commissione composta da rappresentanti del Comune di Modena e di UniMoRe e da un esperto di prodotti multimediali. Il bando e i moduli per partecipare si trovano sul sito del Comune (www.comune.modena.it/bando-premio-di-studio-legalita-e-territorio-2023). Sul sito si trovano anche i lavori prodotti dagli studenti nelle scorse edizioni del Premio. Per informazioni si può contattare l’ufficio Legalità e sicurezze (059 203 2963-2422; mosicura@comune.modena.it).
Il concorso fa parte delle azioni avviate dal Comune di Modena per promuovere una cultura della legalità e della cittadinanza responsabile che ha visto anche l’attivazione di un Tavolo legalità al quale partecipano esponenti del mondo economico e produttivo, gli ordini professionali e la rete delle associazioni che già collaborano con il Comune, e l’istituzione del Centro di documentazione e studi sulla legalità con l’obiettivo di dare un’impostazione scientificamente validata e competente alle azioni programmate sulla base dei contenuti e degli ambiti di intervento del “Testo Unico Legalità” della Regione Emilia-Romagna.
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