Sono 36 le richieste di risarcimento giunte nei primi tre mesi dell’anno al Fondo per le vittime di reato che la Giunta comunale, nella seduta di martedì 4 aprile, ha deciso di rifinanziare per un importo di 7.500 euro.
Il Fondo istituito dal Comune di Modena rientra tra le azioni di sostegno e vicinanza alle vittime e tra le iniziative di prevenzione e sostegno realizzate nell'ambito del Patto per Modena Sicura. Del Fondo possono beneficiare cittadini italiani e stranieri, in possesso di regolare permesso o carta di soggiorno, per fatti accaduti sul territorio comunale relativi a danni materiali derivanti da alcune fattispecie di reati (scippi, borseggi, furti in abitazione, furti su auto in sosta). Il contributo erogato copre il 70 per cento del costo sostenuto per riparazioni di danni da reati predatori, arrecati all’abitazione a seguito di effrazioni per furto o tentato furto, la sostituzione di serrature, la duplicazione documenti o chiavi.
Prima del Covid la media degli accessi al Fondo era di 175 domande; addirittura 198 le domande risarcite nel 2018 per complessivi 30.400 euro e 163 nel 2019 per 26mila euro totali. Le richieste si sono dimezzate negli anni dell’emergenza sanitaria: nel 2022, in linea con le 88 dell’anno precedente, sono state 87 le richieste presentate da vittime per il 69% donne con età media 62 anni. Quasi la metà (46%) hanno riguardato danni arrecati da furti su auto di cui il 24% con raggiro (richieste di informazioni per distrarre la vittima); il 10,3% borseggi; il 28,7% furti in abitazione e il 3,5% furti con scasso in garage.
Nei primi mesi del 2023 le richieste di accesso al Fondo, alle quali verrà data risposta con le nuove risorse deliberate dalla Giunta, sono invece in aumento. L'età media delle vittime è ancora 62 anni, ma la percentuale delle donne è salita all’80,5%. Dei reati commessi, il 63,8% riguarda furti su auto, di cui il 27% commesso con raggiro ed il restante su auto in sosta. I borseggi rappresentano il 25% del totale, mentre scippi e furti in abitazione costituiscono ognuno il 5,5%.
Le domande per accedere al Fondo di aiuto alle vittime, finanziato interamente dal Comune, vanno presentate entro 60 giorni dalla denuncia e i danni devono essere adeguatamente documentati; il risarcimento copre fino a un massimo di 200 o 300 euro, a seconda del tipo di spese sostenute. Le richieste di risarcimento si possono presentare per posta elettronica (modenasicura@cert.comune.modena.it); via fax Ufficio Legalità e Sicurezze (0592032109) o, previo appuntamento, all’Ufficio Legalità e Sicurezze o agli Sportelli Non da Soli.
Da oltre 20 anni l’amministrazione comunale promuove, infatti, il progetto “Non da Soli”, articolato oggi in quattro sportelli, uno per ogni Quartiere, aperti tre giorni a settimana e gestiti da Comitati anziani e un comitato cittadini. Gli sportelli intervengono a supporto delle vittime di alcune fattispecie di reati predatori con supporti immediati e concreti in grado di attenuare le prime conseguenze e rinviando alla più ampia rete di servizi a disposizione del cittadino.
Gli Sportelli non da Soli sono attivi: al Centro Sociale Anziani e Orti San Faustino via Leonardo Da Vinci 158, tel. 059/827998 (nondasoli.sfaustino@comune.modena.it) aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 11; al Centro Sociale Anziani e Orti Buon Pastore via Panni 202, tel. 059/390431 (anzianibuonpastore@libero.it) aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11; al Comitato Cittadini Modena Est piazza Liberazione 13 tel. 059/284109 (nondasoli.modenaest@comune.modena) aperto lunedì e venerdì dalle 10 alle 12.30 e mercoledì dalle 15 alle 17.30; Ancescao aps via 4 Novembre 40/e tel. 059244975 (segreteria@ancescao.modena.it) aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.
Inoltre, gli Sportelli Non da Soli offrono sostegno anche attraverso l'invio ai servizi di sostegno psicologico professionale dell’Ausl e consigli di carattere legale e collaborano alle campagne informative sulla prevenzione dei reati. Attraverso l’Ufficio Legalità e Sicurezze, il Comune realizza infatti campagne di sensibilizzazione rivolte a tutta la cittadinanza e in particolare alle persone anziane, cercando la collaborazione di soggetti che a vario titolo si relazionano maggiormente con tale fascia di popolazione.
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