“Anas ha iniziato la scorsa settimana un primo intervento di manutenzione stradale della tangenziale di Modena e ne seguiranno altri: le risorse destinate alle strade del territorio modenese sono infatti state sbloccate grazie al combinato delle diverse sollecitazioni fatte dall’Amministrazione e della crescente preoccupazione dell’opinione pubblica”.
Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 2 marzo rispondendo all’interrogazione, trasformata in interpellanza, di Antonio Carpentieri (Pd) sullo stato manutentivo della tangenziale di Modena. Il consigliere ha chiesto in particolare qual è la situazione manutentiva della tangenziale cittadina e se presenta forti criticità, quali iniziative l’Amministrazione ha preso nei confronti di Anas, proprietaria dell’intero sistema delle tangenziali modenesi, per risolvere la situazione, se la società ha previsto specifici investimenti e se le risorse stanziate sono sufficienti per la manutenzione della tangenziale di Modena.
L’assessore Bosi ha ricordato come già da un paio d’anni anche i tratti della tangenziale precedentemente di proprietà del Comune siano stati trasferiti ad Anas e non siano quindi più nella disponibilità e di competenza dell’Amministrazione ma della società. “Naturalmente, essendo la tangenziale una strada di carattere strategico per il sistema di circolazione dei mezzi di trasporto su gomma per il territorio – ha aggiunto – l’Amministrazione ha un costante e continuo canale di comunicazione aperto con Anas ed in particolare con la Struttura Territoriale dell’Emilia-Romagna. E in questi mesi le interlocuzioni, via mail o telefono, hanno permesso al Comune di informare più volte la società del rapido deterioramento di ampi tratti della tangenziale e di chiedere interventi volti a porvi tempestivamente rimedio per salvaguardare la sicurezza degli automobilisti. La società nei mesi scorsi aveva riferito di essere in attesa dello ‘sblocco’ di alcune risorse dedicate alle strade della provincia di Modena di sua competenza, sblocco che a fine 2022 non era ancora avvenuto, con rischi sempre maggiori per la sicurezza dei fruitori dell’anello della tangenziale. Il sindaco Muzzarelli – ha precisato – a quel punto è intervenuto personalmente chiarendo che i lavori di manutenzione sulla tangenziale erano necessari e non più differibili”.
Bosi ha quindi spiegato che un primo stralcio di lavori, del valore di 800 mila euro per una durata di circa tre settimane, ha preso il via con la chiusura di buche, la scarifica del manto stradale ammalorato, il rifacimento del fondo e la stesura di un nuovo tappeto di conglomerato bituminoso. “E come Amministrazione – ha aggiunto – restiamo vigili affinché anche i prossimi interventi di ripavimentazione siano eseguiti in tempi celeri, nella primavera di quest’anno, in modo da garantire ai cittadini modenesi e a tutti coloro che dovessero avvalersi dell’anello della tangenziale di poterlo fare nella massima sicurezza stradale possibile”. L’assessore ha infatti riportato come “alla lettera inviata ad Anas dal deputato modenese Stefano Vaccari, la società ha risposto che, nella programmazione dei fondi della Legge di Bilancio 2022, sono stati previsti investimenti per 11,2 milioni di euro destinati alla riqualificazione della pavimentazione delle strade del territorio provinciale e, sulla tangenziale, con particolare riferimento al tratto gestito in precedenza dal Comune”.
Bosi ha quindi spiegato che l’avvio dei lavori è stato preceduto da un incontro del Comitato operativo per la viabilità, coordinato dal viceprefetto vicario della prefettura di Modena, alla presenza dei rappresentanti della Provincia, del Comune, della Polizia Stradale, delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile: “Nel corso dell’incontro – ha affermato – è stata rappresentata da parte di Anas la necessità di eseguire i lavori di pavimentazione in orario diurno per evitare gli effetti delle rigide temperature notturne stagionali sulla regolare esecuzione degli stessi. È stato però concordato di effettuare gli interventi fuori dagli orari di punta, anche se qualche disagio e rallentamento è comunque inevitabile”.
Aprendo il dibattito per Lega Modena, Barbara Moretti ha auspicato che, dopo il passaggio dei tratti di tangenziale ad Anas, “il Comune mantenga alta l’attenzione sui fronti della manutenzione e della sicurezza dell’arteria” e ha domandato se la società abbia “realizzato completamente i lavori che si era impegnata ad effettuare in quel periodo su manto stradale, guard rail e segnaletica”. La consigliera ha quindi chiesto all’Amministrazione di svolgere, poi, “un approfondimento sulle pericolosità degli svincoli della tangenziale, già al centro di incidenti stradali anche gravi”. Assicurando “l’impegno a livello nazionale del governo”, Giovanni Bertoldi ha sollecitato anche la giunta “a farsi promotore di iniziative che consentano di lavorare al meglio, perché le nostre strade possano presentarsi nelle condizioni migliori”.
Per il Pd, Diego Lenzini ha precisato che “Anas fa riferimento al ministero dei Trasporti, quindi al governo di centro-destra”, e ha invitato quindi le formazioni politiche locali “a sollecitare l’Esecutivo affinché vengano effettuati gli investimenti economici necessari alle manutenzioni”. Nella replica, Antonio Carpentieri ha messo l’accento sull’importanza che “sia stata avviata la prima tranche dei lavori di messa in sicurezza grazie all’impegno delle istituzioni di Modena che hanno sollecitato i necessari investimenti”. Ora è necessario “continuare a fare squadra, al di là dei partiti, vigilando e incalzando Anas e il governo per ottenere le ulteriori risorse per le strade del territorio”.
Sul tema è intervenuto anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che ha sottolineato come l’Amministrazione non abbia mai smesso di confrontarsi con Anas e di sollecitare gli interventi: “Rispetto agli investimenti che Anas e Governo devono fare sul nostro territorio – ha aggiunto il sindaco – non abbiamo mai mollato e continueremo a non mollare. La manutenzione della tangenziale è interesse della collettività e i lavori vanno fatti, anche sopportando qualche disagio”.
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