Modena entra nella rete internazionale “Mayors for peace” (sindaci per la pace) composta da oltre 8 mila città che hanno aderito all’associazione presieduta dal sindaco di Hiroshima e sviluppata fin dal 1982 con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento di una pace mondiale duratura, sensibilizzando i cittadini al tema della necessità dell’abolizione totale delle armi nucleari, tramite una stretta solidarietà tra le città associate.
L’adesione all’associazione, approvata nei giorni scorsi con una delibera di giunta su proposta dell’assessora all’Europa e alla Cooperazione internazionale Anna Maria Lucà Morandi, era stata sollecitata dal Consiglio comunale approvando un anno fa un ordine del giorno a sostegno del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari.
Il valore dell’iscrizione è simbolico: 4 mila yen per due anni, che corrispondono a 24 euro. Le città che hanno aderito fino a ora sono ormai 8.240 di 166 diversi Paesi, oltre tremila delle quali in Europa.
L’iniziativa è nata nel 1982 durante la Seconda sessione speciale dell'Onu sul Disarmo quando l’allora sindaco di Hiroshima Takeshi Araki chiese alle città di tutto il mondo di superare i confini nazionali e di unirsi in modo solidale per lavorare insieme alla richiesta di abolizione delle armi nucleari.
“L’aspirazione alla pace – spiega Lucà Morandi - è un’esigenza che emerge con forza da ogni parte del mondo, soprattutto in questo momento, e trova nel nostro Paese e nella nostra città una sensibilità diffusa tra i cittadini, con numerose associazioni e gruppi che si caratterizzano per un impegno forte e appassionato”.
La rete di “Mayors for peace”, inoltre, è impegnata nel perseguire la pace mondiale “con un’opera di denuncia e di intervento – aggiunge l’assessora - in caso di carestie, povertà, accoglienza di rifugiati, abusi dei diritti umani, crimini ecologici e in ogni altro caso che matta in crisi la pacifica coesistenza tra i popoli. Il Comune, del resto, sostiene da tempo iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto del valore della vita umana e al rifiuto di ogni forma di violenza”.
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