Dedicare uno spazio o un bene pubblico di Modena all’ingegnere Mauro Forghieri, scomparso nel novembre 2022, all’età di 87 anni, e a lungo protagonista al fianco di Enzo Ferrari dei successi delle Rosse nel mondo. Avviare questo percorso di riconoscimento simbolico, dunque, in deroga alla normativa che per l’intitolazione a persone stabilisce che debbano essere trascorsi almeno dieci anni dal loro decesso, ma, appunto, con eccezioni riservate a personalità illustri.
È la richiesta del Consiglio comunale di Modena che ha approvato, con voto unanime, l’ordine del giorno sull’intitolazione di un bene pubblico, come una sala, una piazza o una scuola, al progettista modenese di Formula 1. Il documento è stato presentato da Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) nella seduta di giovedì 23 marzo.
Entrato in Ferrari ad appena due anni dalla laurea all’Università di Bologna, Mauro Forghieri rivestì il ruolo di responsabile del Reparto tecnico per le vetture da corsa di F1 e della categoria Sport prototipi. Il progettista fu artefice dell’introduzione di diversi aspetti innovativi, nel tempo divenuti consolidati nel campo della meccanica e della progettazione di monoposto su pista. L’ordine del giorno ne ricorda alcuni: la modifica del ponte posteriore per migliorare la stabilità nei curvoni, l’utilizzo di alettoni per aumentare il carico aerodinamico e l'inserimento pionieristico di motori turbocompressi. Tutte intuizioni che valsero alle Rosse, sotto la sua guida (dal 1962 al 1984), ben 54 Gran Premi, quattro titoli mondiali piloti e sette mondiali costruttori. Alla fine degli anni Ottanta, ricorda il documento, l’ingegnere lasciò la Ferrari per approdare prima alla Lamborghini e quindi alla Bugatti, sempre mantenendo quel carattere innovatore che ne ha connotato la carriera.
Nato nel 1935 da una famiglia modenese operaia, “Forghieri – ha specificato Giacobazzi – è stato uomo dal forte spessore culturale, in grado di mantenere sempre un profondo legame con la città di Modena”. Una scelta questa, puntualizza l’ordine del giorno, che gli valse, nel gennaio 2022, il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Consiglio comunale su proposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli.
L’ordine del giorno chiede dunque di proseguire la custodia e la diffusione della sua memoria, legando simbolicamente il suo nome, “emblema di passione, impegno e creatività”, a uno spazio o a un bene cittadino, fruibile da tutta la comunità.
Nel dibattito prima dell’approvazione è intervenuto il sindaco Gian Carlo Muzzarelli: “L’Amministrazione comunale è già al lavoro assieme alla famiglia di Forghieri per ricordarne, con le migliori modalità, la figura”, ha affermato il sindaco, ricordando che si tratta di “un impegno assunto già in occasione della sua scomparsa”. Il voto unanime del Consiglio, quindi, “potrà contribuire ad accelerare il percorso che si svilupperà con la Prefettura” per ‘dedicare’ un luogo pubblico all'ingegnere: la legge prevede, infatti, che l’intitolazione di strade e piazze a persone decedute da meno di dieci anni possa avvenire soltanto a seguito di un’autorizzazione dell’Ufficio territoriale del Governo.
Per il Pd, Ilaria Franchini ha auspicato che la figura del progettista venga ricordata “anche in occasione dell’edizione 2023 della manifestazione Motor valley fest”, in programma dall’11 al 14 maggio in città. Forghieri, ha aggiunto la consigliera, “è stato un autentico esempio della comunità modenese grazie alla sua capacità di unire passione, creatività, spirito di innovazione e alla voglia di portare la qualità e la bellezza di questo territorio in tutto il mondo”.
Azioni sul documento