03/02/2023

RACCOLTA RIFIUTI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri in aula prima della votazione delle quattro mozioni. L’assessora Filippi: “Informazione per i cittadini alla base del nuovo modello di porta a porta”

“L’informazione rivolta ai cittadini è fondamentale per la corretta applicazione del nuovo modello di raccolta differenziata porta a porta in corso di applicazione a Modena ed è necessario, quindi, sviluppare ulteriormente le attività di comunicazione come il gestore sta facendo”. Lo ha affermato l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi facendo riferimento anche agli incontri pubblici in programma lunedì 6 e lunedì 13 febbraio, alle 20.45, organizzati da Hera all’auditorium Beccaria, dedicati alle modalità di conferimento in partenza lunedì 27 in centro storico. L’assessora, in particolare, è intervenuta durante il dibattito che, nella seduta di giovedì 2 del Consiglio comunale, ha preceduto la votazione di quattro mozioni sui temi della raccolta differenziata dei rifiuti. “La trasformazione dei servizi ambientali – ha affermato – permetterà di raggiungere le quote di differenziata a cui ci siamo prefissati di arrivare”, anche grazie a una raccolta dei rifiuti costruita su ‘misura’.  “È fondamentale – ha proseguito infatti l’assessora – rispondere alle esigenze dei cittadini che hanno situazioni particolari o che presentano criticità e fragilità”. Il percorso, ha concluso, “ci consentirà anche di studiare le adeguate modalità di applicazione, in futuro, della tariffa puntuale”.

Aprendo il dibattito per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha auspicato “uno sforzo maggiore per migliorare un servizio che attualmente presenta diversi svantaggi”: per esempio “richiede maggior impegno per i cittadini per la gestione dei propri rifiuti rispetto a prima e rischia di avere tariffe più elevate a causa dei costi maggiori”. Inoltre, secondo il consigliere “non ci sono vantaggi per la comunità in termini di salute, visto che il termovalorizzatore non tratterà meno rifiuti”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha sottolineato “il comportamento virtuoso” delle famiglie modenesi dopo l’introduzione del nuovo sistema di raccolta e ha auspicato maggiore coinvolgimento dei cittadini: “Non si possono calare disposizioni dall’alto, occorre ascoltare i residenti” con l’obiettivo di migliorare il servizio attraverso il confronto. La consigliera ha inoltre precisato che nei prossimi mesi sarebbe “già necessaria una simulazione della tariffazione puntuale, anticipandone quindi l’applicazione”, come riportato nella mozione, respinta, proposta dai gruppi di minoranza.

Katia Parisi (Modena civica) ha messo l’accento “sull’importanza di ascoltare i cittadini, che dovranno comunque prestare maggiore attenzione a questo nuovo sistema di raccolta mentre Hera dovrà garantire più passaggi per svuotare i contenitori per strade più pulite”. La consigliera, che ha sottolineato anche il valore di “figure come quella del tutor ambientale, sperimentate in altre città”, ha suggerito l’installazione “di piccole isole ecologiche nei quartieri, per conferire direttamente”.

Per sviluppare in maniera “virtuosa” il sistema di porta a porta occorre, secondo Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena), che “Hera faccia una comunicazione più incisiva e che assicuri il funzionamento tecnico e l’eventuale sostituzione dei cassonetti”; in parallelo, serve che i cittadini “compiano uno sforzo supplementare per cambiare abitudini”. Allo stesso tempo, per il consigliere il Comune “deve svolgere in modo efficace il ruolo di controllore della qualità di questo nuovo metodo di raccolta dei rifiuti, ponendosi con un atteggiamento di dialogo e ascolto”.

Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha definito “intoccabile” il sistema di raccolta porta a porta, con l’obiettivo di “abbassare la quantità di rifiuti prodotti e aumentare i conferimenti di differenziata”, e ha precisato che si possono applicare comunque miglioramenti “come, per esempio, un maggiore sviluppo dell’informazione rivolta ai cittadini”. Il consigliere ha citato l’esperienza di Comuni che hanno scelto di mantenere la gestione del servizio ‘in house’, definendola “positiva, come attestano i dati”.

Per il Pd, Vittorio Reggiani ha affermato che “il porta a porta a Modena è certamente migliorabile; nel frattempo, comunque, noto che vengono effettuate campagne di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, a cui viene chiesto uno sforzo per contribuire alla nuova modalità di raccolta. I risultati li vedremo nel tempo, come per tutte le azioni ‘educative’”. Il consigliere ha auspicato maggiore attenzione verso i casi delle famiglie numerose: “Mi sembra che il sistema di raccolta a loro rivolto sia sottodimensionato”. Antonio Carpentieri ha affermato che il porta a porta costituisce “un buon sistema per sollecitare un ‘salto di qualità’ dei livelli di differenziata, per ridurre i rifiuti prodotti e disattivare nel tempo il termovalorizzatore”. A regime, quindi, si potrà “arrivare alla tariffa puntuale, equiparata alla quantità di conferimenti”. Ricordando “l’attenzione del Consiglio comunale” sui temi della raccolta differenziata e dell’ambiente, Diego Lenzini ha rilevato che “il sistema porta a porta ha il beneficio di migliorare nettamente la qualità dei rifiuti e questo porta a una diminuzione dei costi: le lavorazioni necessarie sul materiale conferiti saranno, infatti, inferiori”. E sul tema del termovalorizzatore, ha spiegato che “l’unico modo per spegnerlo è diminuire la quantità di rifiuti conferiti”.

“Ridurre rifiuti alla ‘fonte’ e differenziare sono passaggi obbligati nell’ambito di buone politiche di tutela ambientale per affrontare la crisi climatica”, ha dichiarato Paola Aime (Europa verde – Verdi). Modena, ha aggiunto la consigliera, “si è avviata con convinzione su questo percorso ma adesso, dopo la fase iniziale in cui si sono verificati disagi, siamo in un periodo di transizione, in cui tutti sono chiamati a uno sforzo di responsabilizzazione”. Obiettivo futuro dovrà essere anche quello di “applicare una tariffa puntuale basata su principi di equità”.

 

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