02/02/2023

“MO’ BETTER FOOTBALL”, LO SPORT PER RACCONTARE LA SOCIETÀ

Il programma dell’associazione, che assieme all’Istituto Storico riflette sui cambiamenti del Paese. L’assessore Bortolamasi: “Temi che hanno un legame profondo anche col territorio”

Il calcio come mezzo per raccontare storie, affrontare tematiche socio-culturali apparentemente lontane dallo sport e condurre le persone alla scoperta di personaggi e avvenimenti. Con questo obiettivo si sviluppa l’attività nel 2023 di Mo’ Better Football: l’associazione propone, infatti, un programma culturale fatto di appuntamenti, rappresentazioni e focus letterari in cui la narrazione degli eventi, anche nel contesto in cui si sono svolti, incontra la suggestione tipica del racconto sportivo. A febbraio comincia la prima rassegna, una trilogia di incontri realizzati in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena, a partire da quello di sabato 4 sull’indimenticato Mundial 1982 vinto in Spagna dalla Nazionale italiana. Il Comune patrocina le iniziative.

Il progetto è stato presentato oggi, giovedì 2 febbraio, in Municipio con una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessore comunale a Cultura e Politiche giovanili Andrea Bortolamasi, il direttore di Mo’ Better Football (Mbf) Marco Ferrero e la direttrice dell’Istituto Storico Metella Montanari.

Come sottolinea l’assessore Bortolamasi, con queste iniziative è possibile “raccontare la storia, indagare la società e i cambiamenti di un Paese attraverso un linguaggio universale, come il calcio, declinato attraverso diverse arti e linguaggi culturali. Lo sport e le sue storie sono un patrimonio comune che accompagnano la vita di una comunità: si tratta, quindi, di un progetto innovativo che unisce ambiti solo apparentemente  distanti come il calcio e la cultura ma che hanno legami profondi, anche col territorio modenese, che vogliamo esplorare e indagare”.

Mo’ Better Football, aggiunge il direttore Ferrero, “fin dalla sua nascita fa incontrare narrazione, arti visive e calcio, assumendo le vesti di una sorta di generatore-contenitore in cui diverse espressioni creative danno vita a un racconto. È un progetto in cui il calcio diventa strumento e linguaggio trasversale; la creatività che conquista sul terreno di gioco si manifesta in quello che si produce e si propone come una storia da raccontare e che conduce ad altri scenari”.

Da tempo l’Istituto Storico, precisa la direttrice Montanari, “ha individuato nello sport una delle leve più efficaci per proporre percorsi storici a partire da eventi che hanno fortemente segnato l’immaginario collettivo. Da questo punto di vista il calcio è certamente uno dei fenomeni più caratteristici della società di massa, un potente catalizzatore di storie, memorie ed emozioni, sia per chi lo pratica e lo segue sia per chi lo osserva dall’esterno come fenomeno sociale e di costume. La collaborazione con Mbf ha proprio l’obiettivo di focalizzare attraverso differenti punti di vista sia le dinamiche politiche, economiche e sociali, sia la cultura e la mentalità”.

Come hanno spiegato gli organizzatori presentando la trilogia, il calcio ben si lega agli approfondimenti di respiro storico. E così nel primo appuntamento di sabato 4, organizzato a distanza di due mesi dai Mondiale di calcio in Qatar e a quarant’anni da Spagna ‘82, si raffronta l’evoluzione del calcio italiano con i cambiamenti sociali, culturali e linguistici che, negli ultimi decenni, hanno interessato il Paese. Seguono due appuntamenti dedicati alla storia del calciatore Socrates e della “Democrazia Corinthiana” (25 febbraio) e al Campionato 1944, giocato nel pieno della Seconda guerra mondiale, mentre Modena e l’Italia venivano bombardate (data da programmare in aprile).

Sono invece più “intimi” gli incontri di “Chiacchiere da bar” programmati per marzo. Ci si sposta dall’Istituto Storico di viale Ciro Menotti a un bar cittadino, nello specifico “Cesare” di via Carteria, dove viene sperimentata una formula più raccolta, incentrata sulla conversazione con i presenti in sala e con la partecipazione del giornalista della piattaforma “Dazn” Alessandro Iori.

Un’altra trilogia, questa volta incentrata sul binomio calcio-teatro, è poi quella che coinvolge Sted: assieme all’associazione culturale, uno dei principali centri di formazione e produzione di danza e teatro del territorio, Mo’ Better Football punta a mettere nuovamente in scena i tre spettacoli “90 minuti di libertà”, “La malinconia di Zidane” e “Socrates e la Democrazia Corinthiana”, per dare seguito alle rappresentazioni delle opere avvenute durante le ultime edizioni del Festival Filosofia.

Infine, Mbf ha in programma la pubblicazione di una fanzine, un prodotto editoriale cartaceo che per formato e confezione riprende lo stile delle fanzine britanniche. Con la collaborazione sempre dell’Istituto Storico, il prodotto editoriale ha l’obiettivo di raccontare i differenti contesti e il rapporto con fatti ed epoche storiche attraverso la squadra di calcio di riferimento.

Approfondimenti online sul sito (www.mobetterfootball.it) e sui canali social, Facebook e Instagram, dell’associazione.

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