Si intitola “No name. Il carcere negli occhi delle donne” l’appuntamento di giovedì 30 novembre sul percorso per il reintegro lavorativo e sociale delle donne detenute nel carcere di Sant’Anna. L’iniziativa, in programma dalle 17 alle 19.30 negli spazi della sala Renata Bergonzoni alla Casa delle donne di Modena, in strada Vaciglio nord 6, rappresenta uno dei momenti conclusivi del calendario “Modena contro la violenza sulle donne”, promosso dal Comune e dal Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione. L’evento, sostenuto con i fondi “otto per mille” della Chiesa Valdese, è a cura di Centro documentazione donna, Casa delle donne contro la violenza, Gruppo Carcere-città e Csv Terre Estensi in collaborazione con Comune di Modena.
L’appuntamento si sviluppa in due momenti. Alle ore 17 è in programma un confronto in cui intervengono: Alessandra Camporota, prefetta di Modena; Roberta Pinelli, assessora comunale alle Politiche sociali; Orazio Sorrentini, direttore della casa circondariale di Sant’Anna; Grazia Zuffa, presidente della Società della Ragione; Caterina Liotti, Centro documentazione donna; Paola Cigarini, Gruppo Carcere Città; Anna Perna, Casa delle donne contro la violenza. Alle 18.45, poi, si inaugura la mostra “(In)Curabile bellezza”, a cura di Federica Benedetti, con opere di Chiara Negrello, Marianna Toscani e Collettivo no name (donne detenute, volontarie e operatrici).
Il programma degli eventi della rassegna diffusa “Modena contro la violenza sulle donne” si era aperto il 10 novembre e termina il prossimo week end alla biblioteca Delfini di corso Canalgrande con due appuntamenti: il laboratorio per le scuole secondarie “Chiamami così: parlare e scrivere rispettando le differenze” (venerdì 1 dicembre alle 8.30) e l’incontro con la linguista Vera Gheno intitolato “Parole d’altro genere: la scrittura nelle diversità” (sabato 2 alle 17.30).
È in corso, intanto, la raccolta fondi per sostenere e attuare il progetto CasaLibera, un alloggio per accogliere in emergenza donne vittime di violenza che devono allontanarsi nel più breve tempo possibile da una casa dove è a rischio la loro incolumità e quella dei loro figli. Sarà una casa gestita da donne a loro volta uscite da situazioni di maltrattamento affiancate dalle operatrici e dalle volontarie del Centro antiviolenza di Modena (per donare: www.retedeldono.it/it/casalibera).
Approfondimenti online sul sito https://pariopportunita.comune.modena.it.
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