La prima squadra di calcio italiana composta da donne nasce a Milano, all’inizio degli anni Trenta. Si chiama “Gruppo femminile calciatrici milanese” ed è composta da un gruppo di amiche animate dalla passione per lo “sport da maschi” per eccellenza. Ma l’Italia di allora è fascista e, man mano che il gruppo si allarga e comincia a far parlare di sé, il regime entra in allarme anche se le calciatrici si sono date tempi di gioco e regole più leggere, assicurando di non voler compromettere la loro “funzione primaria” di madri.
A mettere in luce una storia ancora poco nota è Federica Seneghini nel libro “Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il duce” (Solferino, 2020) che sarà presentato giovedì 16 novembre, alle 18, in Galleria Europa, nell’ambito del programma di eventi per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il libro racconta come un romanzo la vicenda di amicizia, di gioco e di lotta di queste pioniere del calcio, tra vittorie esaltanti, umilianti battute d’arresto, alleati inattesi e irriducibili nemici.
L’incontro, aperto a tutte e tutti, è introdotto dall’assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena Grazia Baracchi; Alberto Molinari, dell’Istituto storico di Modena, dialogherà con Marco Giani, della Società italiana di storia dello sport, autore del saggio che correda il libro e nel quale ripercorre decenni di discriminazione femminile nel mondo del calcio.
L’appuntamento è a cura di Istituto storico di Modena, Centro documentazione donna, Csi Modena e del Centro Europe Direct del Comune di Modena e fa parte del calendario di “Modena contro la violenza sulle donne” promosso dal Comune di Modena e dal Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione.
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