03/10/2023

MODENA – SASSUOLO / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Gli interventi dei consiglieri dopo la trasformazione in interpellanza dell’interrogazione di Elisa Rossini (FdI)

L’interrogazione della consigliera Elisa Rossini di Fratelli d’Italia sullo studio sul riassetto del trasporto pubblico modenese commissionato ad Amo dal Comune di Modena, alla quale ha risposto l’assessora alla Mobilità Alessandra Filippi, è stata trasformata in interpellanza.

Aprendo il dibattito, Barbara Moretti (Movimento 5 stelle) ha definito il progetto del sottopasso di via Panni “l’emblema della mancanza di una visione prospettica e organica di sviluppo del trasporto pubblico. Invece di ragionare insieme su tutti i nodi critici, si realizza un’opera costosissima e segmentata che rischia di restare una cattedrale nel deserto. A Modena – ha aggiunto la consigliera – manca un piano generale del traffico soddisfacente: abbiamo perso il treno della metrotranvia per rimanere sui bus e anche le piste ciclabili non sono ancora strutturate in una logica di rispetto dei cittadini”. Chiedendo una nuova commissione consiliare per discutere dei contenuti degli studi di fattibilità, Giovanni Silingardi ha espresso dubbi sull’utilità del sottopasso di via Panni rispetto agli scenari disegnati nello studio su Gigetto, “che individua diverse ipotesi nelle quali, però, il sottopasso non c’entra”. In merito allo studio sul Tpl, il consigliere ha affermato che “i numeri previsti per il suo funzionamento sono molto bassi rispetto agli sforzi necessari. Temo – ha concluso – che questi studi siano una montagna che produce un topolino e mi dispiace perché condividiamo la necessità di un trasporto pubblico che funzioni”.  

Diego Lenzini (Pd) ha ribattuto che “una visione organica della trasformazione del trasporto pubblico esiste ed è stata approvata anche dal Consiglio comunale con diversi ordini del giorno, non votati dalla Lega perché ritenuti poco rispettosi delle esigenze degli automobilisti. Il sottopasso di via Panni – ha proseguito il consigliere – fa parte di questa visione che prevede anche essere pronti per quando, con la tecnologia marciatreno, i passaggi a livello resteranno chiusi per tempi più lunghi senza ingessare la città”.

In replica, la consigliera Rossini ha affermato che “gli studi di fattibilità dimostrano, plasticamente, che il sottopasso di via Panni è inutile e le diverse soluzioni proposte confermano che non c’è una visione organica sulla linea”. La consigliera ha espresso dubbi anche sull’hub intermodale (“Un progetto vecchio, per il quale lo studio di fattibilità non cita numeri e non risolve i problemi di realizzazione”), e sulle corsie preferenziali e l’incremento del servizio dei bus: “Anche in questo caso, gli studi non prendono in considerazione i problemi di realizzazione e non prospettano soluzioni”.

Concludendo il dibattito, l’assessora Filippi ha precisato che gli studi di fattibilità sono funzionali a un approfondimento tecnico delle linee generali di trasformazione ed efficientamento del trasporto pubblico locale previste dal Pums, il Piano urbanistico per la mobilità sostenibile, che prevedono, appunto, di puntare sul trasporto pubblico all’interno di una visione di ampia scala, urbana ed extraurbana. “Abbiamo potuto cogliere – ha sottolineato ancora l’assessora – l’occasione offerta dal ministero con finanziamenti destinati agli studi di fattibilità proprio perché avevamo già i progetti ed eravamo pronti”.

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