Incontri di formazione ma anche occasioni di confronto che partono da percorsi di ricerca abbinati a esperienze concrete locali o nazionale. Cinque workshop sono in programma nell’ambito di “Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città”, l’evento promosso dal Comune di Modena dal 5 al 7 ottobre.
Il primo appuntamento, a cura di Festival Passa la Parola in collaborazione con Memo, si svolge già mercoledì 4 ottobre alle ore 17 presso la sala conferenze della biblioteca Delfini: “Sono nato in mezzo ai topi” è un percorso sulla scrittura autobiografica a partire dalla collana “Gli anni in tasca” rivolto a insegnanti e appassionati di letteratura per ragazzi, condotto da Antonio Ferrara e Giovanna Zoboli.
Gli altri appuntamenti si concentrano nella giornata di venerdì 6 ottobre quando alle 15.30 nella Sala verde della Fondazione San Carlo, ci sarà “La città inclusiva: un vantaggio per tutti”, condotto da Dario Ianes. La presentazione di esperienze d’inclusione che coinvolgono ragazzi e ragazze con differenti abilità e competenze, diventa punto di partenza per sviluppare un dibattito sui molteplici sensi della normalità intesa come uguaglianza di valore e della specialità come rappresentazione della specificità di ciascuno.
“Se la didattica esce dall'aula: entrare nel libro del mondo” è la proposta in programma contemporaneamente presso la Sala 40 Fondazione San Carlo. Con il pedagogista Roberto Farnè si penserà a un altro tipo di scuola, capace di riorganizzare spazi di apprendimento e luoghi dove costruire saperi: una scuola nelle strade e nei vicoli della città in grado di diventare una presenza attiva alla vita sociale del quartiere.
Mentre al Teatro San Carlo, con “Il tempo della scuola” si lavora su come contrastare le disuguaglianze sociali in classe. Punto di partenza saranno i risultati della ricerca condotta da Unimore “Perché il pieno tempo oggi?”, dedicata alla nascita del tempo pieno nelle primarie del territorio grazie al contributo pedagogico di Sergio Neri. Seguirà il racconto delle esperienze contro la dispersione scolastica in atto in alcuni Istituti comprensivi della città.
Ad AGO – Modena Fabbriche Culturali (ore 15,30) con la collaborazione di FEM e con la guida di Michele Marangi il concetto di comunità educante si allarga fino ai media, al giornalismo, ai social network e ai videogame per individuare luoghi di apprendimento formali e informali e scoprire come possono interagire per favorire un'educazione innovativa, digitale e inclusiva. Le esperienze parlano il linguaggio di Future Education Journalism e videomaking fino ad arrivare allo studio della letteratura e, in particolare, di Dante con i videogame.
Le proposte sono rivolte a docenti, educatori e operatori della formazione. Per il personale educativo e scolastico la presenza è riconosciuta come attività formativa con attestati di partecipazione rilasciati da Memo, ente accreditato dal Miur per la formazione del personale scolastico.
Sarà invece dedicata al “Valore del pasto a scuola tra nutrizione e socialità” la tavola rotonda in programma al Cortile del Leccio del Complesso San Paolo giovedì 5 ottobre alle ore 19, realizzata in collaborazione con Cirfood. In un contesto di ripensamento di modelli e luoghi, anche grazie alle risorse stanziate dal Pnrr, diventa importante dedicare una riflessione alla nutrizione a scuola, che è anche occasione fondamentale per educare le giovani generazioni a corretti stili di vita, volti a consumi più responsabili. Interverranno all’evento l’assessora Grazia Baracchi, Luigina Mortari dell’Università degli Studi di Verona, Simona Midili dietista U.O.S Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Ausl Modena, Lorella Vignali direttore Area Emilia Cirfood e un rappresentante della Commissione Mensa scuole primarie.
Una seconda tavola rotonda si svolgerà, infine, al teatro San Carlo venerdì 6 ottobre alle ore 18 e sarà dedicata alla scuola media oggi per “Ripensare una scuola nuova per un'età unica”. La scuola media, a 60 anni dalla costituzione come scuola media unica e obbligatoria, pone molti interrogativi sul suo destino: è possibile costruire una scuola nuova con una identità marcata a misura di adolescenza? Un interrogativo stimolante a cui tenteranno di rispondere Daniele Barca, dirigente IC3 e autore di “La scuola nell'età dello tsunami. Un manifesto per una nuova scuola media” e Mariapia Veladiano, scrittrice ed ex dirigente scolastica.
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