10/10/2023

“GRAFTING CITIES” / 4 – I PROGETTI EUROPEI A MODENA

Attraverso l’adesione alle reti Energy cities, dal 1998, e a Climate Alliance, dal 2002, il Comune ha partecipato a diverse azioni di tutela ambientale

Il Comune di Modena fa parte dal 1998 della rete europea Energy Cities che attualmente riunisce diverse centinaia di comunità locali di trenta Paesi europei, protagoniste della transizione energetica. Obiettivo della rete è rafforzare il ruolo delle amministrazioni locali nel settore energetico e della tutela dell’ambiente, promuovendo lo scambio di esperienze e lo sviluppo di progetti condivisi tra i partner nel campo delle fonti rinnovabili, dell’efficienza e del risparmio di energia. La rete promuove campagne di informazione sui temi della sostenibilità ambientale e azioni pilota per diffondere una maggiore sensibilità energetica nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese, tra i professionisti e i cittadini.

Dal 2002, il Comune fa parte anche di Climate Alliance, la rete alla quale partecipano quasi duemila comuni e distretti di 25 Paesi europei insieme a diversi governi regionali, Ong e altre organizzazioni che lavorano per combattere il cambiamento climatico. Climate Alliance è la più grande rete di città europee che agiscono per il clima.

Il Comune di Modena, rappresentato dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, è parte del board direttivo di Energy Cities, dove l’assessora ricopre il ruolo di vicepresidente, e del Consiglio di amministrazione di Climate Alliance.

Nei 25 anni di partecipazione alla rete Energy Cities, Modena ha preso parte a diversi progetti, tra i quali “Display”, per sperimentare un sistema di misurazione delle emissioni di CO2 e del consumo di energia negli edifici pubblici; “Imagine. Low energy cities” che ha permesso, tra gli altri obiettivi, alle amministrazioni pubbliche che, come Modena, avevano aderito al Patto dei sindaci e predisposto il Paes (il Piano di azione per l’energia sostenibile) di dialogare con tutti gli attori del territorio per definire un percorso di sviluppo delle politiche energetiche fino al 2050. Il progetto ha permesso, a livello locale, di definire la road map locale per l’energia al 2050 adottata dal Consiglio comunale. Attraverso il progetto “Citizens. Mobilità sostenibile per i cittadini in Europa” si è affrontato, confrontandosi con altre realtà locali, il tema dello sviluppo e dell’aggiornamento del Pums, il Piano urbano di mobilità sostenibile. Il progetto “Ad personam” era finalizzato a promuovere cambiamenti nei comportamenti di mobilità degli abitanti di piccole e medie città, mentre con il progetto “Zcc-Zero carbon cities” le città partner hanno elaborato Piani integrati d’azione a zero emissioni di carbonio. A Modena sono stati coinvolti oltre trenta attori locali (circa ottanta persone) che, con il coordinamento tecnico di Aess, hanno contribuito a individuare le strategie per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. La rete, infine, sostiene il Patto dei sindaci, a cui Modena aderisce dal 2010, e che ha contribuito alla redazione prima del Paes e poi del Paesc (il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima) della città.  

Anche la rete Climate Alliance sostiene il Patto dei sindaci, ritenendo che le autorità locali possano trasformare in azioni concreti gli impegni assunti nella lotta al cambiamento climatico. Attraverso l’Epah (Energy poverty advisor hub) la rete, inoltre, sostiene le autorità locali nelle azioni contro la povertà energetica con un sistema di assistenza e supporto tecnico. Nel 2022 il progetto Unire (Urban Network Investing Resources in Energy Community - Rete Urbana che investe risorse in una Comunità Energetica) del Comune di Modena, in collaborazione con l’associazione Porta Aperta, e con il sostegno tecnico di Aess ha ottenuto l’assistenza tecnica di Epah per un periodo di nove mesi. L’obiettivo di Unire, conclusosi nell’estate 2023, è stato gettare le basi e analizzare la fattibilità di una Comunità energetica cittadina, quale importante strumento di lotta alla povertà energetica e di condivisione di comportamenti di consumo efficienti. Il progetto ha consentito l’avvio di un percorso formativo sul tema della povertà energetica, la firma di un Protocollo d’intesa per la lotta alla povertà energetica e l’istituzione di una Comunità energetica a livello locale e l’elaborazione di un documento di diagnosi della povertà energetica.

 

Azioni sul documento