Migliorare l’accessibilità fisica e cognitiva del Parco archeologico della Terramara di Montale, a partire dalla realizzazione di un nuovo ponte per l’attraversamento del fossato che circonda la ricostruzione del villaggio preistorico fino al rinnovamento degli spazi didattici ed espositivi, con anche la creazione di una struttura immersiva sensoriale. È questo l’obiettivo del progetto intitolato “Open air & open use” presentato dal Comune di Modena per il Parco della Terramara che ha ottenuto un finanziamento di 480 mila euro (Iva inclusa) nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza sulla misura del “patrimonio culturale per la prossima generazione”, che prevede risorse per la “rimozione delle barriere fisiche e cognitive” per l’accesso ai musei, e delle azioni del programma Next Generation Modena.
Il progetto, elaborato dal Museo civico del Comune di Modena in accordo con il Comune di Castelnuovo, proprietario dell’area sulla quale sorge il Parco, si propone di migliorare ulteriormente l’accesso fisico e cognitivo al Parco, nato quasi vent’anni fa già in un’ottica di inclusività e di accessibilità, e di rinnovare le strutture didattiche per garantirne la fruizione anche a non vedenti, ipovedenti e persone con deficit uditivo.
Presentato al bando Pnrr lo scorso agosto e approvato alla fine del 2022, il progetto prenderà il via dalla progettazione di un’installazione immersiva nell’area archeologica e del nuovo ponte sul fossato che circonda il villaggio ricostruito che saranno messi a gara nei prossimi mesi. Il ponte precedente, infatti, si è deteriorato negli anni ed è stato abbattuto per motivi di sicurezza: sarà sostituito con un nuovo manufatto, realizzato in materiale ecocompatibile, come le altre strutture del Parco. Nell’ambito dell’accessibilità fisica, inoltre, saranno migliorati i percorsi alternativi o facilitati per carrozzine nei tratti su ghiaia o su legno, sarà introdotta una nuova segnaletica interna ed esterna anche con caratteri Braille, saranno aumentate le sedute nei diversi settori del Parco.
Il progetto prevede anche il rinnovamento degli spazi didattici, grazie alla disponibilità di nuovi locali concessi dal Comune di Castelnuovo per l’accoglienza delle scolaresche che consentiranno di ripensare gli arredi, e la creazione di una nuova sezione espositiva dedicata alla conoscenza dell’aspetto funerario delle terramare, tema di recente indagato da ricerche scientifiche svolte sul territorio. La nuova area espositiva sarà dotata di dispositivi adeguati alla fruizione ampliata: audio per non vedenti e ipovedenti e contenuti accessibili per non udenti. È prevista, inoltre, la creazione di un’installazione immersiva del tutto innovativa nell’area archeologica che consenta al visitatore un’esperienza diacronica dell’intero villaggio e del territorio circostante dal momento precedente l’insediamento e fino al suo abbandono. Infine, all’interno delle due capanne ricostruite saranno installati dispositivi sensoriali per percepire i suoni e i rumori delle attività quotidiane del tempo e saranno collocati oggetti per percepire al tatto funzioni e materia.
Il progetto esecutivo per il rinnovo e la riqualificazione del Parco in chiave di accessibilità è in corso di definizione, la conclusione dei lavori, che saranno realizzati dal Comune di Modena, è prevista (come definito dal bando Pnrr) nel 2026.
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