“Una fiera grande come il centro!”. È lo slogan che accompagna la campagna di comunicazione al via in questi giorni per promuovere la novità dell’ampliamento delle tradizionali fiere che si svolgono in centro storico a Modena in occasione di Sant’Antonio, martedì 17 gennaio, e per il patrono San Geminiano, martedì 31 gennaio.
Dopo la sperimentazione dello scorso anno, infatti, dettata soprattutto dall’ esigenza di garantire spazi maggiori tra i banchi degli ambulanti in una fase ancora preoccupante dell’emergenza sanitaria per il Covid, il nuovo assetto è stato reso strutturale in un percorso di diversi mesi che ha consentito di redistribuire i circa 500 espositori in un’area maggiore del centro integrando al percorso storico, che ha il cuore in Piazza Grande e sulla via Emilia, anche piazza XX Settembre, via Farini e piazza Roma.
L’iniziativa è stata illustrata in una conferenza stampa con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessora a Città smart, Politiche economiche, Turismo e promozione della città Ludovica Carla Ferrari, l’assessore al Centro storico Andrea Bosi, i tecnici comunali, i rappresentanti delle associazioni di categoria Daniele Cavazza (Confesercenti), Fiorenza Limberti ed Emilio Mecugni (Confcommercio), Fabio Degiuli (Cna), Pierpaolo Montorsi (Lapam), il presidente di Modenamoremio Mario Bugani e la direttrice Maria Carafoli.
Il percorso avviato nei mesi scorsi con l’approvazione all’unanimità del Consiglio comunale della delibera per la “ristrutturazione” delle fiere, infatti, si è sviluppato con la collaborazione delle associazioni per la definizione della nuova planimetria e la riassegnazione di 415 posteggi; ulteriori 29 posteggi sono stati assegnati temporaneamente (solo per l'edizione 2023) e per entrambe le giornate a nuovi operatori nell'ambito di una procedura speciale, mentre i restanti posteggi (circa 60) in questa fase rimangono disponibili per la cosiddetta spunta.
Obiettivo dell’ampliamento dell’area: migliorare funzionalità e sicurezza delle manifestazioni, aumentandone anche la capacità di attrazione e valorizzando la bellezza del centro storico, potendo contare su di un’offerta commerciale meno densa, su spazi più ampi per il passeggio e su di un’esposizione più efficace delle merci, evitando doppi fronti ed espositori adiacenti l’uno all’altro. In questo modo, inoltre, si conta di favorire la compresenza del pubblico delle fiere con quello diretto ai negozi e alle attività commerciali, oltre che dei residenti e dei lavoratori del centro storico. E potrà essere più efficace anche l’attività di controllo garantita dalla Polizia locale per la sicurezza della manifestazione.
L’attività di promozione, inoltre, può contare sull’apertura, in entrambe le giornate, del Mercato Albinelli e sull’opportunità di partecipare, su prenotazione, a visite guidate straordinarie della Ghirlandina, di Palazzo Ducale e dell’Acetaia comunale oppure visitare le Sale storiche del Palazzo comunale (informazioni: visitmodena.it/fiere).
Azioni sul documento