Riparte già da oggi, venerdì 2 settembre, con lo chef Simone Finetti, “Lost in Modena”, la campagna di influencer marketing per la promozione turistica del territorio modenese che, tra maggio e luglio, ha portato la città e i suoi dintorni al centro di un intenso passaparola sul web, grazie alla presenza di alcuni volti noti della tv e dei social che si sono “persi” in città per scoprirne, e raccontarne, le ricchezze storiche, culturali e gastronomiche.
La prima fase della campagna, promossa dal Comune di Modena in collaborazione con Modenatur, con il sostegno di Fondazione di Modena e ideata da Integra Solutions, ha già ottenuto due milioni di impression complessive, un milione di utenti unici, 300 mila interazioni e oltre 50 mila impression delle stories ricondivise, raggiungendo gli obiettivi previsti dal progetto e confermando l’efficacia della strategia scelta che viene, dunque, potenziata, con un secondo gruppo di influencer.
La nuova fase di “Lost in Modena” è stata presentata questa mattina, venerdì 2 settembre, a Palazzo comunale, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessora al Turismo e Promozione della città Ludovica Carla Ferrari; Francesco Ferro, amministratore delegato di Integra Solutions; Francesca Soffici di Modenatur; Giovanni Bertugli, dirigente del servizio Turismo e promozione della città.
Ospite d’onore, Simone Finetti, chef e volto televisivo (ha partecipato a Masterchef, MasterchefAllStars, Celebrity Menù e DettoFatto) che sarà il primo del nuovo gruppo di influencer a impegnarsi, già in questo fine settimana, in un tour al buio nel territorio modenese. Anche a lui, infatti, sarà consegnata una box con otto indizi sui vari topic (Food, Arte&Cultura, Natura e Motor Valley) che comporranno l’itinerario da percorrere, tutto da scoprire. Sulla base di questi oggetti e delle indicazioni che riceverà in tempo reale sia dai modenesi che incontrerà sul posto sia dalla sua community online, potrà realizzare un racconto autentico del territorio, in grado di coinvolgere il pubblico ed incentivarlo ad andarne alla scoperta. Alla fine del weekend, il percorso effettuato, compresi luoghi e mete scoperti “per caso”, diventerà un itinerario turistico a disposizione di tutti sul portale visitmodena.it
Attraverso esperienze reali e non mediate e utilizzando nuovi linguaggi e canali di promozione della città e del territorio che raggiungano un target più giovane e social, “Lost in Modena” intende promuovere il territorio e il brand “Modena” attraverso una narrazione originale e nuove esperienze personalizzate rivolgendosi in particolare a una platea di potenziali turisti che possano fruire della sua offerta per brevi soggiorni e city break (famiglie, coppie o single, appassionati di food, motori, cultura, musica e attività outdoor). In questa nuova fase della campagna sarà data particolare attenzione alle esperienze outdoor nel territorio modenese per promuoverne la fruizione anche nel periodo autunnale e invernale. L’iniziativa è in linea con le attività di promozione e coordinamento dell’offerta turistica che Modenatur sta già svolgendo nell’ambito del programma di promozione del territorio turistico Bologna-Modena.
I primi cinque influencer che si sono “persi a Modena” tra maggio e luglio, vivendo complessivamente 35 esperienze diverse, raccontando il territorio con reels, stories e video e ottenendo 1.500 aiuti in real time solo dalle rispettive fanbase, sono stati Farid Shirvani (@faridshirvanireal), bolognese, già partecipante di “Riccanza” e grande appassionato di viaggi; Gordon (@yuristerrore), youtuber e speaker radiofonico che ha conquistato il web con la sua pungente ironia; Sara e Lorenzo, ovvero The Travelization (@thetravelization), coppia di travel blogger che raccontano i loro viaggi senza filtri, con genuinità e trasparenza; Tracy Eboigbodin (@tracy_masterchef11), nota al pubblico come vincitrice di MasterChef Italia 11, ma anche appassionata di viaggi e creator digitale; e Federica Piersimoni (@federchicca), giornalista e blogger, “pioniera italiana dei blog di viaggio” secondo Lonely Planet.
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