È di 952 mila euro, in linea con gli anni precedenti, l’importo stanziato per l’adesione del Comune di Modena all’iniziativa “Al nido con la Regione”, la misura sperimentale di sostegno economico che consente di confermare anche quest’anno il taglio delle rette per i servizi educativi per la prima infanzia per circa un migliaio di famiglie. La giunta comunale, infatti, su proposta dell’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi, ha approvato la delibera che applica il provvedimento e conferma per il quarto anno il sistema tariffario che prevede, per chi ha una dichiarazione Isee non superiore ai 26 mila euro, l’abbattimento delle rette delle strutture comunali e convenzionate con accesso da graduatoria pubblica, ma anche di chi frequenta un posto privato in nidi convenzionati.
Nel frattempo, si sta definendo anche l’operazione che consentirà di ampliare da settembre l’offerta del servizio nido con almeno 85 posti in più, contribuendo quindi a ridurre ulteriormente le liste d’attesa.
La manovra sulle rette prevede che alla tariffa ordinaria sia applicata una percentuale di sconto decrescente al crescere del valore Isee, con una tariffa fissa iniziale e diversi scaglioni fino ai 26mila euro, appunto, che la Regione ha previsto come tetto massimo per accedere al sostegno. Un’attenzione particolare è stata riservata alle famiglie con bambini con disabilità per i quali viene riconosciuta un’ulteriore maggiorazione del 10 per cento della riduzione.
In particolare, per le famiglie con valore Isee fino a 5.450 euro la tariffa viene abbattuta fino al 50 per cento (60 per cento in caso di utente disabile) con una retta fissa che, per il servizio a tempo pieno, si riduce a 50 euro al mese e di 35 euro per il servizio a part time.
Anche per le famiglie con Isee da 5.450 fino a 18.500 euro la quota mensile da pagare viene dimezzata con sconti da 50 a 161 euro: una famiglia che pagherebbe per il nido 323 euro ne paga 161 (113 se usufruisce del part time, anziché i 226 € previsti dalla tariffa ordinaria).
Riduzioni consistenti (del 40 per cento della retta e del 50 per cento nel caso di utenti disabili) per la fascia di popolazione con valore Isee da 18.500 a 21.500: la tariffa minima passa da 323 a 194 euro (per il part time da 226 a 135 euro) e quella massima da 386 a 231 euro (da 270 a 162 euro per il servizio part time).
Infine, per i nuclei con Isee da 21.500 a 26mila euro le tariffe sono state ridotte del 30 per cento (che diventa 40 per cento in caso di disabili): sono applicati sconti da 116 euro a 140 euro per il tempo pieno. Per fare alcuni esempi, chi dovrebbe pagare 386 euro ne paga 270 (per il part time si passa da 270 a 189 euro), mentre la retta massima da 468 si è abbassata a 328 euro (da 328 a 229 euro per il servizio part time).
Esempi a parte, lo sconto sarà commisurato alla tariffa di ciascuna famiglia, l’amministrazione modenese infatti applica da tempo tariffe puntuali personalizzate calcolate sulla base del valore Isee.
Analogamente gli sconti vengono attuati anche per i bambini che frequentano il nido da privati in strutture educative convenzionate, per i quali la riduzione massima non potrà in ogni caso eccedere in valore assoluto lo sconto massimo previsto per i posti comunali o convenzionati a parità di valore Isee.
I genitori dei bambini che frequentano le strutture comunali o convenzionate non devono presentare alcun modulo o domanda, poiché le nuove tariffe sono applicate automaticamente dal Settore Servizi educativi che dispone già della dichiarazione Isee. Gli utenti privati che frequentano strutture convenzionate devono invece presentare agli uffici del Settore la richiesta corredata da Isee in corso di validità.
Per dettagli e informazioni ci si può rivolgere agli uffici di via Galaverna 8 (tel. 059 2033861-2892-2784; lunedì e giovedì 8.30-13; 14.30-8; mercoledì 8.30-13) e consultare il sito del Settore: www.comune.modena.it/servizi/educazione-e-formazione
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