Sarà possibile assistere anche da Modena alla cerimonia di conferimento postuma della “stella” per Luciano Pavarotti sulla Walk of fame di Hollywood. L’appuntamento, in programma mercoledì 24 agosto a Los Angeles alle ore 11.30 locali, quindi alle 20.30 in Italia, sarà trasmesso in streaming, infatti, grazie a una postazione multimediale appositamente allestita dall’Amministrazione comunale ai Giardini ducali, nel cortile del bar. All’iniziativa aperta a tutti, della durata di circa un’ora, parteciperanno anche l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi e il direttore del Teatro comunale Luciano Pavarotti – Mirella Freni, Aldo Sisillo, mentre la conduzione è affidata alla giornalista Miriam Accardo.
Il conferimento costituisce un riconoscimento prestigioso alla memoria del tenore scomparso nel 2007, all’età di 71 anni, assegnato dalla Camera di commercio di Hollywood con l’obiettivo di ricordare la grandezza dell’artista. La cerimonia della posa della stella sul marciapiede più famoso del mondo, quello collocato al civico 7065 di Hollywood boulevard, sarà fruibile sul sito www.walkoffame.com, con una diretta web appunto “rilanciata” a Modena; sul posto, nella metropoli californiana, sarà presente la figlia del tenore Cristina Pavarotti, che accoglierà l’attribuzione, anche a nome delle altre eredi Lorenza, Giuliana e Alice Pavarotti e Nicoletta Mantovani.
Introdotti dalla presidente della Camera di commercio di Hollywood Lupita Sanchez Cornejo, sono previsti pure gli interventi del direttore d’orchestra James Conlon, direttore musicale dell’Opera di Los Angeles, che ha avuto un lungo rapporto di collaborazione professionale e di amicizia con l’artista, e di Cinzia Salvioli della casa di produzione cinematografica italiana Albedo production che ha coordinato l’operazione. Nell’occasione, quindi, il Maestro sarà ricordato come artista, come padre e come uomo, cogliendo anche l’occasione per sottolineare il legame con Modena e con la comunità. A Los Angeles sarà trasmesso, sottotitolato in inglese, pure un videomessaggio del sindaco Gian Carlo Muzzarelli registrato nei giorni scorsi al Teatro comunale, in cui si sottolinea l’orgoglio di Modena per Pavarotti e per la tradizione della città del Belcanto, citando anche Mirella Freni.
La cerimonia sulla Walk of fame sarà accompagnata da una serie di appuntamenti celebrativi realizzati sotto il nome di “Luciano Pavarotti, la Stella”, in programma a Los Angeles il 24 e il 25 agosto, prodotti e curati da Albedo production insieme a Genoma Films di Paolo Rossi Pisu e a Silvia Bizio, Anna Manunza e Cecilia Miniucchi, grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Modena e di Pesaro e della Fondazione Gioachino Rossini.
Cuore delle celebrazioni sarà la proiezione di due testimonianze audiovisive italiane, mai trasmesse negli Stati Uniti, che rappresentano due importanti momenti della storia artistica di Pavarotti. La prima è la “Messa da requiem” di Giuseppe Verdi, con l’Orchestra Sinfonica di Roma della Rai e i Cori di Milano e Roma della Rai diretti da Claudio Abbado nella Basilica di Santa Maria Sopra Minerva a Roma nel 1970, proposta per la prima volta nella versione restaurata dalla Fondazione Cineteca di Bologna. La seconda è una selezione di cinque brani tratti dall’ultimo dei tre recital che Pavarotti tenne come solista alla Scala nel 1983; al pianoforte Leone Magiera.
“Sigla” delle celebrazioni sarà il cortometraggio inedito realizzato dal pittore, illustratore, regista e artista Gianluigi Toccafondo – dal titolo “Luciano Pavarotti, la Stella” – poetico omaggio alla forza espressiva dell’artista e all’impegno che il tenore ha dedicato ai giovani cantanti. A completamento del programma celebrativo californiano, venerdì 25 verrà inaugurato al Grammy Museum uno spazio espositivo dedicato all’artista: fra gli oggetti in vetrina, lo spartito della “Messa da requiem” verdiana utilizzato dal tenore per il debutto in questa pagina sacra nel 1967 al Teatro alla Scala diretto da Herbert von Karajan, su cui sono raccolte le dediche di molti dei grandi direttori con cui l’ha poi interpretata nel corso di trent’anni.
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