“Ci ha insegnato a saper conciliare tradizione e progresso, l’attaccamento alle radici e la necessità del cambiamento. Senza mai perdere di vista, però, i valori che hanno reso grande la nostra città a partire dall’affermazione concreta dei principi di democrazia, libertà, uguaglianza e solidarietà”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così Germano Bulgarelli, sindaco tra il 1972 e il 1980 e poi assessore regionale, scomparso il 3 luglio del 2014.
Nell’ottavo anniversario della morte, aggiunge Muzzarelli, “in un momento così difficile per il nostro Paese e per l’Europa, è importante ricordare la lezione di un autentico riformista, attento al bene comune e allo sviluppo della società, un uomo con la visione lunga dal quale imparare che non bisogna mai smettere di costruire futuro per le nostre comunità. Lui lo fece – continua il sindaco - contribuendo a mettere in moto le energie migliori della società modenese nella prospettiva di una crescita economica e del riscatto del mondo del lavoro, di uno sviluppo che fosse anche sociale, culturale e del senso civico”. Muzzarelli, infatti, ricorda il contributo di Bulgarelli allo sviluppo dei villaggi artigiani, dei Peep, del Piano regolatore, alla nascita delle scuole comunali, di Ater e della facoltà di Economia, fino alla difesa del suolo con le casse di espansione di Secchia e Panaro.
Bulgarelli è stato il terzo sindaco di Modena dopo la Liberazione ricoprendo l’incarico dal 3 marzo del 1972, subentrando a Rubes Triva, fino al 1980 quando è stato eletto Mario del Monte. In precedenza, era stato eletto consigliere comunale nel 1960 nella lista del Pci, quando sindaco era Alfeo Corassori, e poi nominato assessore effettivo nel 1962 con il sindaco Triva, dopo essere stato assessore supplente dal 1960.
Tra il 1970 e il 1972 è stato assessore nella prima legislatura della Regione Emilia-Romagna con la delega alla Sanità. Dopo l’esperienza di sindaco, Bulgarelli ha ricoperto di nuovo l’incarico di assessore regionale: dal 1980 al 1982 con le deleghe alla Programmazione e agli Affari istituzionale e legislativi, dal 1982 al 1987 con le deleghe a Programmazione e Bilancio.
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