“Non si vedono ad oggi spazi di pace per il conflitto in Ucraina e il protrarsi della guerra prolunga anche l’emergenza umanitaria. Il dialogo non è semplice, ma ogni strada va esplorata; questa deve essere la posizione dell’Italia: a fianco dell’Ucraina e della popolazione, senza esitazioni e impegnati a cercare la pace con ogni energia. Dobbiamo provare a tutti i costi a fare prevalere il dialogo ed evitare la costante escalation”. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nell’informazione sull’emergenza ucraina nel Consiglio comunale di giovedì 9 giugno.
Secondo i dati dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, dal 24 febbraio quasi 7 milioni di ucraini hanno attraversato i confini, altri 8 milioni sono sfollati all’interno del Paese e si stima che 15,7 milioni abbiano urgente bisogno di protezione. La Polonia ha il più alto numero di rifugiati ucraini (3,5 milioni); mentre secondo i dati del Viminale, sono 129.623 quelli giunti fino a oggi in Italia. In Emilia-Romagna le presenze registrate sono oltre 23 mila e 13.140 le persone che hanno fatto domanda di protezione temporanea (2.202 a Modena e provincia).
Quasi 36mila sul territorio nazionale le richieste di contributo di sostentamento, erogato dal Governo per massimo 3 mesi attraverso gli uffici postali. Le richieste in Emilia-Romagna sono state 4.112, di cui 666 a Modena e provincia.
Complessivamente sono 3.250 gli ucraini che hanno dichiarato la presenza sul territorio modenese presso la Questura di Modena o i Commissariati della provincia; il 50% sono minori. A ieri risulta che circa un centinaio non si sono presentati per la ricevuta del permesso di soggiorno (previsto entro giugno) che consente il rilascio di codice fiscale e possibilità di lavoro; gli ospitanti hanno dichiarato che queste persone sono tornate in Ucraina o hanno lasciato la provincia.
Per quanto riguarda l’accoglienza sul territorio comunale, gli ucraini che si sono recati al Centro Stranieri sono 795, di cui 480 minori; nei Cas sono state accolte 144 persone a fronte delle 267 richieste pervenute alla Prefettura, mentre le accoglienze effettuate dal Comune di Modena sono state 148 di cui 17 in corso.
Il sindaco ha quindi sottolineato “il lavoro impegnativo e continuo svolto da dirigenti e operatori del Settore Servizi Sociali dall’inizio dell’emergenza. In questi giorni gli uffici stanno gestendo anche il collocamento diretto in Cas di una ventina di persone e si procede con le istruttorie sui legami familiari. Inoltre, si continua a lavorare con gli inserimenti in famiglia insieme alla Caritas (23 le persone accolte in 10 famiglie) ed è molto importante anche mantenere una relazione costante e di collaborazione con la comunità ucraina presente in città, nonché con la rete di solidarietà privata che si è attivata fin dal mese di marzo”. Portobello si conferma un punto strategico per la tenuta dell’accoglienza cittadina: i nuclei famigliari che usufruiscono dell’emporio sociale sono 340, cioè circa 830 persone.
Sul fronte scuola, il sindaco si è soffermato sui numeri degli inserimenti scolastici nell’anno concluso (89 in tutto: 24 alla scuola d’infanzia, 43 alla primaria, 14 alle medie, 8 alle superiori) ma soprattutto sulle prospettive future “perché, visto il perdurare del conflitto, è evidente che a settembre avremo studenti e studentesse ucraine alla partenza del nuovo anno scolastico, dall’asilo nido alle scuole superiori. E come diversi sindaci d’Italia dicono da inizio maggio – ha ribadito - è necessario prepararsi per tempo e reperire le risorse economiche, organizzative e umane per far funzionare l’intero sistema scolastico. Occorre che il Governo e la Regione, per quanto di competenza, impostino fin da ora un lavoro estivo a fianco dei Comuni e delle autonomie scolastiche in maniera tale da essere pronti a settembre”, ha affermato Muzzarelli ricordando che l’Ordinanza per la valutazione degli studenti ucraini firmata lunedì dal Ministro Bianchi contiene anche indicazioni per favorire la frequenza nell’anno scolastico 2022/2023.
Sono 27.495 gli studenti ucraini già accolti nelle scuole italiane statali e paritarie di ogni ordine e grado; 3.207 in 526 scuole diverse dell’Emilia-Romagna. Nel caso di alunni che passano al successivo grado di istruzione, i dirigenti scolastici devono coadiuvare le famiglie ad individuare l’istituzione scolastica di destinazione con il supporto degli Uffici Scolastici territoriali e la collaborazione degli Enti locali.
Il sindaco ha quindi ricordato che dal 14 marzo il Comune di Modena ha attivato due sportelli per fornire informazioni e accompagnare all’accoglienza educativa per tutte le fasce d’età. “Sarà purtroppo una guerra lunga e quindi dobbiamo attrezzarci per un periodo di emergenza altrettanto lungo”, ha osservato.
Intanto, sempre per garantire la miglior accoglienza e inclusione ai minori ucraini in fuga dal conflitto, è stato definito un percorso per l’estate aprendo loro la rete dei centri estivi. Il Comune ha quindi esteso a bambini e ragazzi ucraini la possibilità di usufruire delle attività estive, facendo riferimento principalmente ai gestori iscritti all'albo comunale per la fascia d'età 3-13/17 anni.
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