“Confermo assolutamente la volontà del Comune di Modena non solo di far valere sempre le proprie prerogative di legge in materia socio-sanitaria, ma anche di far sentire la propria voce in tutte le sedi politiche ed istituzionali in cui si sviluppa il confronto tra Enti Locali, Autorità Sanitarie, Regione e Governo. La Ctss è il primo riferimento istituzionale, ma come sindaco del capoluogo e vice-presidente della Provincia sono convinto che sia necessario irrobustire sempre di più le strategie di area vasta e i momenti di confronto politico”.
È quanto ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo all’interrogazione urgente di Katia Parisi (Modena Civica) nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 9 giugno. L’istanza sottolineava la necessità di riorganizzare la rete di laboratori di analisi sul territorio in Centri Prelievi territoriali davanti ai nuovi tagli previsti dal Governo sulla spesa sanitaria. Chiedeva quindi: “se il Comune intende intervenire nell'ambito delle proprie prerogative; se siano mantenuti gli attuali centri prelievi; quali sono i progetti della nuova organizzazione della sanità; quando sarà smantellato l'edificio del Poliambulatorio del Policlinico; dove verranno collocati servizi e personale”.
Il sindaco ha quindi ricordato il Consiglio comunale speciale che è stato dedicato appunto ai cambiamenti della sanità pubblica locale dopo la pandemia, anche alla luce degli investimenti previsti dal Pnrr, che si è svolto con la presenza in Aula di Ausl, Aou e Università “per entrare nel merito delle diverse competenze e affrontare i problemi sul tavolo. In quella sede – ha sottolineato - è stato anche votato all’unanimità un ordine del giorno che ho politicamente assunto e che dovrà essere verificato con tutti gli Enti coinvolti e con i loro vertici”. A questo proposito, Muzzarelli ha ringraziato Antonio Brambilla per quanto fatto alla guida dell’Ausl modenese e ha dato nuovamente il benvenuto alla nuova direttrice generale Anna Maria Petrini.
Per quanto riguarda i punti prelievo, la Ausl ha programmato di mantenere la presenza su tutto il territorio provinciale e i sette distretti; nel complesso, quindi, conferma 47 punti prelievo (39 pubblici e 9 presso privati accreditati).
Nel Distretto di Modena città sono 9, di cui 6 pubblici (Ex Aeronautica, Casa della Salute GP Vecchi, Newton, Baggiovara, Modena Est e Punto prelievi pediatrico Policlinico) mentre 3 sono privati accreditati (Bianalisi, Test, Cam) ai quali si accede attraverso il sistema di prenotazione dell’Ausl.
Dal 23 maggio il punto prelievi presso il centro commerciale La Rotonda è stato trasferito nella nuova sede di strada Minutara. La struttura dell’Ex Aeronautica che è nata come grande hub vaccinale anti covid, nelle valutazioni sanitarie e organizzative fatte dall’Ausl si presta molto bene ad essere utilizzata per punto prelievi: si sviluppa tutto al piano terra, a differenza di quanto accadeva presso La Rotonda. È a pochi minuti di cammino dal Policlinico, direttamente accessibile per tutte le categorie fragili e per i disabili, oltre che più servito dal trasporto pubblico. In via Minutara la Ausl riesce a garantire un maggior numero di prelievi in minor tempo con spazi per le sale di attesa più adeguati alle diverse esigenze dei cittadini.
Inoltre, la scelta è coerente con lo sviluppo del piano sedi Ausl e con il piano degli investimenti che prevede il trasferimento presso La Rotonda di Cup e Saub che non possono più rimanere nelle strutture temporanee, che devono essere superate, collocate di fianco al Poliambulatorio del Policlinico.
Come annunciato in Consiglio, l’edificio del Poliambulatorio sarà infatti demolito secondo la programmazione prevista dal bando di concessione del finanziamento rientrante nella disponibilità dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e i lavori dovranno essere conclusi entro il 2025. Intanto, sono stati pubblicati gli avvisi per individuare gli spazi necessari ad ospitare il personale attualmente operante presso la struttura.
In replica, la consigliera Parisi ha affermato che “la tutela dei servizi sanitari di prossimità deve essere un obiettivo prioritario per l’amministrazione. Dobbiamo contrastare la disuguaglianza sanitaria. I fondi del Pnrr ci danno un’opportunità incredibile per dare risposte ai cittadini che oggi spesso non riescono ad accedere alla sanità pubblica e non si possono permettere quella privata: per loro dobbiamo rafforzare i servizi sanitari di base gratuiti, magari prevedendo di fare pagare qualcosa a chi può permetterselo”.
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