La Preistoria, ancora oggi considerata una sorta di anticamera della Storia “vera”, è terreno fertile per la nascita di stereotipi che si ritrovano in manuali scolastici, cartoni animati, film e pubblicità. Il laboratorio “L’evoluzione in un cespuglio” del Museo civico di Modena, in programma sabato 9 aprile (alle 10, alle 16 e alle 17.30), propone a bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni di divertirsi smentendo il più noto di questi stereotipi: la visione lineare dell’evoluzione, la famosa sequenza in fila indiana che dagli individui con caratteri scimmieschi giunge fino all’Homo sapiens, l’uomo moderno, sottintendo il percorso da un passato di brutalità a un mondo civile.
Il laboratorio, organizzato nell’ambito della rassegna Primordiali, con appuntamenti collegati alla mostra Primordi sulla riscoperta della raccolta del Paleolitico francese del museo, ha l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi la nuova visione dell’evoluzione dell’Uomo, ormai condivisa dagli scienziati. Quella dell’umanità è infatti una “storia plurale”, di convivenze fra specie diverse, ciascuna con propri adattamenti specifici. E l’immagine più adatta per descriverla è quanto di più lontano ci sia da una linea, ovvero un percorso ramificato definito “bush”, cespuglio, in cui ogni ramo corrisponde a una specie umana.
Il laboratorio insegna, appunto, a costruire il proprio cespuglio dell’evoluzione 3D, con mappe e carte d’identità di tutte le specie Homo note ad oggi.
La partecipazione al laboratorio è gratuita con prenotazione obbligatoria, al telefono (059 2033125) o scrivendo una mail (palazzo.musei@comune.modena.it).
Il prossimo appuntamento è venerdì 13 maggio alle 18 con Telmo Pievani che presenta al pubblico del Museo Civico “La solitudine del Sapiens”, la prenotazione è obbligatoria.
Il programma completo della rassegna Primordiali è disponibile sul sito www.museocivicomodena.it. Gli appuntamenti sono aggiornati anche sui socialnetwork del museo Facebook/Instagram: museocivicomodena
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