02/04/2022

ALLA CAMERA DI COMMERCIO UN CONVEGNO PUBBLICO SUL PUG

Lunedì 4 aprile alle 15, l’iniziativa di presentazione del Piano assunto dal Consiglio, nell’ambito del percorso verso l’adozione. Sarà possibile seguirlo anche in streaming

Prosegue il percorso verso l’adozione del Pug di Modena, che sarà oggetto di un convegno pubblico in programma lunedì 4 aprile alle 15 alla Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura in via Ganaceto 134. L’iniziativa, che prende il nome “Pug, Piano urbanistico generale. Modena 2050, il futuro è adesso”, sarà anche trasmessa in streaming per permettere di seguirla a distanza (link: https://vimeo.com/693928256).

Dopo i saluti istituzionali dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli e del presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, all’incontro interverrà Barbara Lori, assessora alla montagna, aree interne, programmazione territoriale e pari opportunità della Regione Emilia-Romagna, che farà un quadro sulla legge regionale 24/2017 e sulla sua attuazione. Seguirà l’approfondimento sul Pug con l’introduzione di Maria Sergio, dirigente del settore Pianificazione e sostenibilità urbana del Comune di Modena, e gli interventi degli architetti dell’equipe di progettazione esterna del nuovo Piano Filippo Boschi, Sandra Vecchietti e Stefano Stanghellini. È previsto inoltre l’intervento di Roberto Gabrielli, dirigente del servizio Pianificazione territoriale e urbanistica, dei trasporti e del paesaggio della Regione Emilia-Romagna. L’appuntamento terminerà con le conclusioni del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

Il nuovo Pug è stato assunto nel mese di dicembre dal Consiglio comunale di Modena, dopo un articolato percorso partecipato, e attualmente è in corso la fase di pubblicazione in cui è possibile presentare osservazioni, con l’obiettivo di arrivare all’approvazione, in seguito al passaggio in Regione, entro la fine del 2022.

La visione di città futura del Piano è quella di una Modena realtà “green, sana e antifragile”; di una città che sa valorizzare i propri paesaggi, in una prospettiva di rigenerazione per i suoi 38 rioni; una città globale e interconnessa con le altre realtà internazionali; un luogo di opportunità e inclusivo; ma anche una città attenta al welfare, alla storia e alla cultura, alla sua vocazione universitaria, al suo essere collocata nel cuore di territori produttivi impegnati ad affrontare la sfida del Covid. Le cinque strategie sono assunte nel Pug come orientamento di fondo per sviluppare obiettivi e azioni future. Il nuovo Piano si distingue dal vecchio strumento urbanistico (piuttosto rigido, prescrittivo e iperdettagliato), per flessibilità, semplificazione e trasparenza tali da non richiedere varianti.

La disciplina del Piano è improntata alla rigenerazione del territorio urbanizzato, limitando la città da urbanizzare al 3 per cento di qui al 2050, come previsto dalla legge urbanistica regionale. Lo strumento si sviluppa per tessuti, non attribuisce potestà e potenzialità edificatorie alle aree libere e conforma il territorio disciplinando usi e trasformazioni compatibili con la sua tutela e valorizzazione. Nel Pug viene delineata, infatti, una sorta di “Carta della trasformabilità”, che mette insieme alle norme (articolate in vincoli e tutele, città consolidata, città da urbanizzare, città pubblica, territorio rurale e strumenti per disciplinare le varie trasformazioni) uno schema di assetto della città e un focus su rioni, riferimento per la città consolidata, e piattaforme, luoghi di connessione fondamentali per ricucire il centro urbano con la città contemporanea (o periferia) e con il territorio rurale (tutti i materiali sono consultabili nella pagina dedicata al Pug del sito del Comune: www.comune.modena.it/piano-urbanistico-generale).

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