12/04/2022

“SPORTBOARD”, IN CAMPO PER UNO SPORT GIOVANILE PIÙ SANO

Il Comune di Modena e la società Scuola di pallavolo Anderlini nel progetto internazionale che punta a monitorare e favorire il comportamento etico dei bambini e dei giovani atleti

Monitorare e favorire il comportamento etico dei bambini e dei giovani atleti nello sport, contrastando devianze, come, per esempio, il bullismo e il doping, e favorire lo sviluppo di governance sportive sane e di qualità. Sono gli obiettivi principali di “Sportboard”, il progetto internazionale che coinvolge anche il Comune di Modena e la società sportiva Scuola di pallavolo Anderlini in un partneriato pubblico-privato che ha ottenuto un finanziamento di 250mila euro nell’ambito del “Programma Erasmus+ Sport”, il piano europeo che promuove la mobilità ai fini dell’apprendimento del personale sportivo e la cooperazione, la qualità, l’inclusione, la creatività e l’innovazione a livello delle organizzazioni e delle politiche sportive, prestando attenzione agli sport di base.

Le azioni alla base del progetto sono state illustrate oggi, martedì 12 aprile, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei tornei giovanili di volley Bussinello Pediatrica e Anderlini Spring cup organizzati dalla società pallavolistica. All’incontro con i giornalisti in Galleria Europa erano presenti l’assessora comunale allo Sport Grazia Baracchi, il presidente di Anderlini Marco Neviani, il delegato modenese del comitato regionale della Federazione italiana pallavolo (Fipav) Luca Rigolon e la docente dell’istituto scolastico superiore Cattaneo – Deledda Silvia Lugli.

“Siamo molto orgogliosi di essere di nuovo parte di un importante progetto europeo sull’etica sportiva insieme al Comune”, spiega il presidente Neviani. “Confrontarsi col panorama internazionale, sia per i progetti sia per i tornei, è  occasione di crescita. Gli investimenti europei sul mondo dello sport danno responsabilità e luce allo sport, la cui tutela è al centro del percorso parlamentare, in atto in queste settimane, volto all’inserimento di questo tema nella Costituzione italiana”.

“Sportboard” punta a migliorare la gestione delle attività sportive, sia da parte delle organizzazioni sportive di base sia, per quanto di propria competenza, quelle avviate dagli enti pubblici, attraverso un approccio globale di rilevazione delle condotte dei giovani. In particolare, sono stati individuati diversi indicatori con cui in un arco di 30 mesi saranno appunto monitorati i comportamenti sui campi, nelle palestre e negli spogliatoi, fornendo quindi gli strumenti per un’efficace autoregolamentazione delle realtà sportive.  Sei sono le aree tematiche che saranno indagate: molestie e bullismo; discriminazioni basate sull’origine, sul colore della pelle, sul sesso e sull’orientamento sessuale, sulla religione e sulla disabilità; doping; abusi, compresi quelli di tipo sessuale; violenza; illeciti sportivi (come, per esempio, le partite truccate).

Il progetto vedrà l’azione sinergica di cinque soggetti tra Italia, Spagna e Francia: oltre all’Amministrazione locale e ad Anderlini, ci sono da Barcellona la Sant Cugat Creix, associazione delle organizzazioni sportive di base della città di Sant Cugat, che svolge il ruolo di capofila, e la facoltà di Psicologia e Scienze dell’Educazione e dello Sport dell’Università di Ramon Llull; da Angers il think tank “Sport and citizenship”. Il finanziamento europeo di 250mila euro è stato suddiviso a vario titolo tra i partner e i budget assegnati al Comune di Modena e ad Anderlini ammontano rispettivamente a 38.840 euro e 40mila euro. Nei prossimi giorni sarà formalmente firmata la convenzione che darà il via alle attività operative.

“Sportboard” rappresenta, nei fatti, il seguito di “Ethics for Sport”, il progetto già finanziato sempre nell’ambito di “Erasmus+ Sport”, che aveva l’obiettivo di incentivare la definizione di meccanismi innovativi per promuovere i codici etici negli sport di base e garantirne l’effettiva applicazione; Sant Cugat Creix e Anderlini erano già partner in quella iniziativa, che ora conosce dunque un ampliamento e un’evoluzione.

Inoltre, negli anni scorsi a Modena si erano sviluppati altri due progetti a tema sportivo finanziati dall’Unione europea che avevano coinvolto la città di Modena: il progetto Scores, di cui il Comune era partner, dedicato al tema della “dual career” con l’obiettivo di trovare strategie per far sì che le competenze e le abilità acquisite dagli atleti potessero risultare spendibili anche in ambito lavorativo, e il progetto Dona, dedicato allo sviluppo delle carriere delle giovani donne atlete, da un punto di vista psicologico, educativo, sportivo e professionale, a cui aveva partecipato Anderlini.

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