09/04/2022

“SEDUTE DEL CONSIGLIO ANCHE DA REMOTO”, OK UNANIME A ODG

La mozione, sottoscritta da tutti i gruppi, chiede di modificare il Regolamento dell’Assemblea, rendendo permanente la modalità “mista” sperimentata nell’ultimo biennio

Rendere permanente lo svolgimento in modalità “mista” delle sedute del Consiglio comunale di Modena e delle commissioni consiliari, confermando cioè la possibilità per i consiglieri di partecipare ai lavori anche da remoto, come è accaduto nell’ultimo biennio caratterizzato dall’emergenza sanitaria. È il contenuto della proposta al centro dell’ordine del giorno sottoscritto da tutti gruppi consiliari, e votato all’unanimità in occasione della seduta di giovedì 7 aprile dell’Assemblea, con cui si sollecita quindi un aggiornamento del Regolamento del Consiglio comunale.

La mozione è stata presentata in aula dal capogruppo del Pd Antonio Carpentieri, che ha ricordato come il 31 marzo, terminata la fase di emergenza sanitaria nazionale, siano venuti meno i presupposti normativi che due anni prima, dal 26 marzo 2020, avevano consentito di svolgere le sedute del Consiglio con un’organizzazione più “smart”. Con l’obiettivo di contribuire a limitare i rischi di diffusione del virus, infatti, la presidenza del Consiglio aveva attivato una piattaforma software attraverso cui i consiglieri si potevano connettere alle sedute attraverso video-chiamate, equiparando perciò queste partecipazioni in “digitale” a quella di coloro che avevano scelto di essere in presenza nella sala consiliare.

La modalità “mista”, che peraltro ha favorito un’elevata partecipazione alle attività dell’Assemblea, si inserisce nel contesto “dell’enorme accelerazione in materia di identità digitale in tutti i settori della vita” scaturita dagli effetti del Coronavirus. Ricordando dunque che “l’ambito politico-istituzionale ha il compito di interpretare e recepire i cambiamenti in corso”, il documento “condiviso da tutti i gruppi” sottolinea anche che questa evoluzione tecnologica costituisce “una prassi acquisita e utile per garantire la partecipazione di tutti gli eletti e la piena funzionalità degli organi degli enti locali”.

Alla luce di queste premesse, supportate “dai pareri favorevoli dell’Anci”, l’ordine del giorno invita la commissione Affari istituzionali a redigere una proposta di modifica del Regolamento, che verrà poi sottoposta all’Assemblea. Nella mozione si precisa che la facoltà per i consiglieri di intervenire alle sedute da remoto è, in linea generale, pensata “per chi fosse impossibilitato di essere presente fisicamente nella sala consiliare” e che quindi è “preferibile la partecipazione in presenza”. La flessibilità, a ogni modo, potrà garantire “una maggiore partecipazione democratica”.

Aprendo il dibattito per Lega Modena, per Giovanni Bertoldi “sarebbe un peccato gettare al vento l’esperienza positiva dell’ultimo biennio”, che, se mantenuta, “consentirebbe di continuare a convocare il Consiglio anche in caso di nuove emergenze”. Il consigliere ha spiegato che “è preferibile seguire le seduta in presenza”, ma l’attività da remoto “favorisce la partecipazione, e, quindi, la democrazia”.

La mozione “non solo punta a tutelare la salute e la partecipazione, ma allinea anche l’attività del Consiglio comunale e delle commissioni ai temi della Smart city”. Lo ha affermato Paola Aime (Europa verde – Verdi), auspicando che la modifica del Regolamento dell’Assemblea “sia frutto di un lavoro collegiale”. La modalità mista, ha aggiunto, “è ancora più importante per i gruppi composti da un solo consigliere”.

Annunciando l’approvazione al documento, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha sottolineato che la modalità da remoto troverebbe maggiore applicazione nelle commissioni, mentre per le sedute del Consiglio “è prioritaria la partecipazione in presenza, sia perché favorisce il confronto politico sia perché rappresenta un elemento dell’immagine istituzionale che deve essere sostenuta”.

Stefano Manicardi (Pd) ha espresso l’auspicio che lo strumento di gestione “mista” delle sedute “dia ulteriore valore all’istituzione del Consiglio comunale”. Inoltre, ha messo l’accento sul significato dell’eventuale modifica del Regolamento dell’Assemblea, dotando l’organismo di “un mezzo che non si limiterà a questa legislatura ma che evidentemente sarà utilizzato anche in futuro”.

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