Sette sono disoccupati o inoccupati, sei hanno un lavoro ma desiderano crescere professionalmente, cinque hanno un impiego saltuario e uno è un tirocinante; tre sono diplomati, altrettanti studiano all’università, cinque hanno conseguito una laurea triennale e otto la magistrale. Sono i profili dei giovani, con età compresa tra 22 e 33 anni, che si sono candidati a partecipare alla prima delle due fasi di “Zona franca – Crescere, imparare, agire in piena libertà”, il progetto promosso dal Coordinamento provinciale enti servizio civile di Modena (Copresc), per under 35 che hanno già svolto un’esperienza di servizio civile, finalizzato a sostenerne la crescita personale e professionale attraverso lo sviluppo di competenze utili all’inserimento nel mondo del lavoro. Per i giovani selezionati, 16 su 19 candidati, le “lezioni” partiranno nel fine settimana.
Lo scorso week end sono terminati infatti i colloqui di selezione per partecipare ai due laboratori da 12 posti “Progettare l’innovazione sociale” e “L’impresa di fare impresa” in cui si articola il percorso “Progettazione e autoimprenditorialità”. I giovani candidati (14 uomini e 5 donne) hanno inoltrato 18 domande per l’approfondimento sulla progettazione e 15 per quello sull’autoimprenditorialità; in diversi casi, quindi, è stato richiesto di partecipare a entrambi i focus. “Visti i curriculum presentati e l’alta motivazione espressa – spiegano gli organizzatori – al percorso sulla progettazione sono state ammesse 15 persone anziché 12”. Undici dei 16 giovani complessivamente ammessi a questa fase del progetto frequenteranno entrambi i corsi.
“Il progetto Zona Franca si inserisce nel quadro di azioni complessivo rivolto ai giovani modenesi: in questo caso, il focus è sulle competenze, sulla formazione, sulla crescita professionale e sul lavoro come elemento di emancipazione”, commenta l’assessore alle Politiche giovanili Andrea Bortolamasi. “Vogliamo continuare a investire su politiche pensate con i ragazzi e per i ragazzi – prosegue l’assessore – per una città sempre più attenta ai bisogni e alle domande delle giovani generazioni, in grado di rispondere alle loro esigenze”.
“Zona franca” si inserisce in un contesto professionale fatto di minori opportunità, soprattutto per i giovani, a causa dell’emergenza sanitaria, e si articola attraverso incontri laboratoriali e formativi in cui acquisire conoscenze e strumenti. Per rispondere alle diverse attitudini personali, il progetto si suddivide su due direttrici. La prima, “Progettazione e autoimprenditorialità”, è dedicata appunto a chi vuole sperimentare il lavoro autonomo e il “fare impresa”. Il percorso formativo, a cura di Stars & Cows e Nuova Cerfom, si svolge in formula week-end da sabato 5 marzo a domenica 10 aprile nella Sala Manifattura della residenza universitaria dell’Istituto San Filippo Neri di via Sant’Orsola. Qui i giovani talenti saranno stimolati a scoprire abilità, esprimere la propria visione del futuro, sperimentare metodi e strumenti di lavoro e incidere sulla costruzione della comunità in modo nuovo e creativo.
I ragazzi e le ragazze saranno introdotti alle basi della progettazione e del project management e potranno approfondire tematiche collegate al bilancio e alla sostenibilità finanziaria di un’iniziativa progettuale o imprenditoriale. La formazione teorica si alternerà a quella pratica e laboratoriale e al termine delle “lezioni” i partecipanti, divisi in piccoli gruppi, svilupperanno progetti in grado di rispondere in modo concreto e innovativo a bisogni del territorio individuati dai giovani stessi o dai partner dell’iniziativa, mentre tutor e senior manager provenienti del mondo profit saranno a disposizione per orientare e supportare il lavoro di gruppo in un’ottica di trasmissione generazionale del sapere. I project work saranno presentati a enti, associazioni e imprese interessate al mondo giovanile nell’open day finale in programma in giugno.
Il secondo percorso, intitolato “Lavoro dipendente”, è pensato per chi desidera entrare nel mondo del lavoro subordinato in modo più incisivo, sicuro e consapevole. Questa direttrice punta, infatti, a fornire una “cassetta degli attrezzi” per padroneggiare le regole della ricerca attiva dando anche nozioni di base sulla disciplina del lavoro per aumentare la consapevolezza dei propri diritti e doveri. Sono previsti un laboratorio, suddiviso in quattro moduli formativi, la revisione del curriculum vitae e del profilo LinkedIn e un open day finale. In questo caso la call pubblica verrà attivata nel mese di luglio.
“Zona franca” è realizzato grazie al contributo di Fondazione di Modena ed è sostenuto dai Comuni di Modena, Formigine, Maranello e Fiorano, dalle Unioni Terre di Castelli, Comuni Modenesi Area Nord, Terre d’Argine, da Ausl, Arci, Anpas, Avis, Associazione italiana sclerosi multipla, Caritas modenese, Caritas diocesana di Carpi ed Er-Go. Approfondimenti anche via mail (copresc@comune.modena.it e maura.bondi@gmail.com) e telefono (348-2689280, 339-7565436 e 347-5752659).
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