12/03/2022

OK DEL CONSIGLIO A DUE PERMESSI DI COSTRUIRE CONVENZIONATI

Consentiranno di riqualificare edifici realizzando una farmacia in via Romania e due palazzine al posto di capannoni produttivi in disuso in viale Amendola

Via libera dal Consiglio comunale di Modena a due interventi con permesso di costruire convenzionato che consentiranno la riqualificazione di edifici con la realizzazione di una farmacia in via Romania e di due palazzine al posto di capannoni produttivi in disuso in viale Amendola.

Le relative delibere sono state illustrate dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 10 marzo: “Si tratta di interventi in linea con l’interesse pubblico – ha affermato l’assessora – in quanto prevedono la riqualificazione di unità esistenti attraverso un miglioramento energetico, di dotazioni e di accessibilità”.

L’intervento di via Romania, approvato all’unanimità, è stato richiesto dalla società Petra srl in qualità di proprietaria e riguarda il frazionamento in due unità immobiliari con cambio di destinazione d’uso di una delle due da magazzino a negozio per l’insediamento in locazione della farmacia attualmente collocata in via Finzi. La seconda unità rimane invece destinata a produttivo-magazzino. “La nuova collocazione della farmacia – ha precisato Vandelli – consente un miglior accesso al servizio rispetto all’attuale posizione in via Finzi in termini di sicurezza di circolazione e di presenza di aree di sosta”. Il progetto prevede la realizzazione di opere di ristrutturazione e miglioramento energetico delle unità immobiliari mediante l’installazione di pannelli fotovoltaici e boiler in pompa di calore, oltre alla riorganizzazione delle aree pertinenziali, in particolare con la destinazione di uno dei posti auto a mezzi per disabili, una miglior definizione degli stalli che si trovano adiacenti all’ingresso della futura farmacia, l’installazione di un porta biciclette coperto, per cinque posti, dotato di colonnina per l’eventuale ricarica di quelle elettriche e l’installazione di una colonnina per la ricarica contemporanea di due auto elettriche nell’area destinata a parcheggio pubblico.

Sull’intervento in via Romania è intervenuto, per il Pd, il consigliere Alberto Bignardi, che ha sottolineato l’opportunità di sostenere un intervento che “modernizza l’area e va ad abbattere barriere architettoniche e a inserire colonnine di ricarica elettrica”.

L’intervento di viale Amendola, approvato con il voto a favore di Pd, Modena civica, Lega Modena, FI e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia, contrario del M5s e con l’astensione di Verdi e Sinistra per Modena, è stato richiesto dalla società Levante srl, cui è subentrata l’attuale proprietaria MB2 srl, e riguarda la ristrutturazione urbanistica per demolizione e realizzazione di due nuovi fabbricati a prevalente destinazione residenziale. In particolare, è prevista la demolizione di due fabbricati produttivi, la bonifica dell’area e la realizzazione di due fabbricati (uno interamente dedicato alla residenza, l’altro residenziale e commerciale) collegati da un unico interrato con aumento di volume e superficie utile e coperta nel rispetto degli indici urbanistici delle aree. Per consentirlo si procederà a una ricomposizione fondiaria di due lotti contigui che verranno fusi con una rimodulazione delle capacità edificatorie ammesse: le palazzine di sei piani fuori terra saranno composte complessivamente di 36 alloggi e di spazi al di sotto dei 250 metri quadrati di superfici di vendita destinati a esercizi di vicinato.

“L’intervento – ha precisato Vandelli – è conforme allo strumento urbanistico e non richiede deroghe, ma propone una riorganizzazione di due lotti in uno unico in modo da rendere più fruibili gli spazi. Verranno realizzati 18 parcheggi pubblici su via Brunelleschi che saranno ceduti all’Amministrazione e altri nove saranno monetizzati. Il fronte dell’edificio su via Amendola dovrà essere arretrato di almeno due metri rispetto alla pista ciclabile e dovrà essere realizzato un marciapiede, oltre a opere di mitigazione acustica rispetto al vicino distributore di benzina. Si tratta di un intervento – ha aggiunto Vandelli – che attua tutte le misure di tipo ecologico-ambientale previste dal piano: è un edificio in classe A4, con fotovoltaico in copertura, e presenta elementi innovativi come una parete verticale verde e la destinazione a verde di parte del terrazzamento”.

Aprendo il dibattito sull’intervento in viale Amendola, Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) ha espresso perplessità “sull’aumento della densità abitativa su un asse viario, come quello di viale Amendola, già saturo di traffico”. Per il consigliere, gli interventi rigenerativi “devono essere fatti, ma devono anche essere governati con maggiore rigore dall’Amministrazione tenendo conto del contesto in cui si collocano. Ci preoccupa che possano diventare una prassi diffusa interventi che utilizzano al massimo la potenzialità edificatoria. Non sempre – ha concluso – bisogna recepire acriticamente quanto proposto dal libero mercato: il guadagno è legittimo ma è compito della politica subordinarlo agli interessi collettivi”.  

Anche per Paola Aime (Europa verde-Verdi) il progetto presenta “qualche elemento di preoccupazione”. È vero, ha affermato, “che abbiamo deciso di lavorare sulla ‘città compatta’, ma 36 alloggi significano almeno cinquanta auto in più su un’arteria già piena di case e di traffico e questo significa un carico ambientale molto forte. Dovremmo lavorare di più – ha aggiunto – per realizzare alloggi di edilizia residenziale pubblica anche in zone come questa”.

Per il Pd, Antonio Carpentieri ha ricordato che il privato ha presentato un progetto nell’ambito di ciò che è previsto dall’attuale legge urbanistica, “la convenzione di cui discutiamo riguarda le infrastrutture accessorie a vantaggio del pubblico”. L’intervento, inoltre, è coerente con l’obiettivo di non costruire su terreno vergine: “Siamo in piena zona residenziale, in un’area occupata da un capannone dismesso, che motivi ci sono per non riutilizzarla?”. Per Diego Lenzini l’intervento “è coerente con le scelte politiche dell’Amministrazione per la rigenerazione e il non consumo di suolo, nella direzione della città compatta. La rigenerazione non è semplice: è più costoso demolire e ricostruire invece di costruire ex novo su terreno verde, ma è una sfida che abbiamo accolto e inserito nel nuovo Pug”.

Per Lega Modena Giovanni Bertoldi ha ribadito che l’intervento “va nella direzione di compattare la città e verso la rigenerazione: sono i due elementi fondamentali che abbiamo privilegiato per l’urbanistica”, ha detto, aggiungendo che “il progetto è bello e anche innovativo”.

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