14/03/2022

EX FONDERIE/2 – SI MONITORA LA SOSTENIBILITÀ DI OGNI STRALCIO

Previste verifiche dalla progettazione fino alla realizzazione di ogni intervento

Il recupero e la bonifica di un’area di oltre 40 mila 300 metri quadrati nel rispetto dell’identità del luogo e come testimonianza dell’attività produttiva della storia della città. È quanto prevede il Programma di riqualificazione urbana del complesso delle ex Fonderie, dove la superficie utile di 16 mila metri quadrati sarà destinata a funzioni direzionale, produttivo, residenza, con altezze massime di sei piani fuori terra, e circa 20 mila metri quadrati a verde e servizi (urbanizzazioni, corridoio ecologico).

La rigenerazione dell’area si sviluppa in quattro stralci attuativi autonomi (il secondo diviso in A e B), di cui il primo, relativo alla palazzina adiacente al cavalcavia Ciro Menotti, ha preso avvio nell’autunno 2020, grazie a un finanziamento di 1 milione 500 mila euro della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Bando per la Rigenerazione urbana. Lo stralcio 2A, il “Parco dell’Automotive”, ha invece un valore di quattro milioni e 451 mila euro, di cui 800 mila euro arrivano da un finanziamento regionale nell’ambito del Programma triennale attività del Programma triennale attività produttive 2012 2015 “Sostegno allo sviluppo delle infrastrutture per la competitività del territorio”, mentre il progetto può contare anche sul sostegno economico di Fondazione di Modena per due milioni di euro. Gli stralci 2B e 3 saranno invece finanziati con le risorse assegnate dal Pnrr rispettivamente di 2 milioni di euro e 11 milioni e 200 mila euro, con un cofinanziamento comunale complessivo per circa 2 milioni e 580 mila euro. Infine è previsto uno stralcio 4 per il quale sono allo studio possibilità di finanziamento.

Nella fase attuativa degli stralci, si valuterà l’allineamento dei progetti attuativi di volta in volta predisposti con le previsioni, invarianti e prescrizioni del Programma di riqualificazione urbana, con la verifica degli indicatori del sistema di monitoraggio. La Valsat segue l’iter del progetto a partire dalle fasi di progettazione (valutazione ex ante), fino alla realizzazione dell’intervento attraverso l’attuazione di ogni singolo stralcio (valutazione in itinere). Il modello di valutazione è costruito a partire da una griglia articolata su ambiti (verifica prescrizioni urbanistiche, sostenibilità ambientale, sostenibilità economica, inserimento nel contesto, qualità della progettazione architettonica e offerta abitativa) a ciascuno dei quali sono abbinati una serie di indicatori. Per la verifica della corretta attuazione di ogni singolo stralcio e per il monitoraggio degli effetti da esso generati, in fase attuativa, ogni stralcio dovrà implementare un’analisi degli indicatori individuati dalla Valsat per il monitoraggio degli effetti.

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